Omicidio-suicidio in Trentino. In un piccolo comune della Val di Fiemme un uomo di 56 anni ha ucciso la moglie e poi si è suicidato sparandosi. A ritrovare i corpi senza vita sono stati i figli della coppia che sono stati ricoverati poco dopo sotto shock in ospedale. Restano da chiarire le motivazioni che hanno spinto al tragico gesto. Su questo caso di Cronaca Nera indaga attualmente la Procura di Trento insieme ai Carabinieri.

Tragedia in Trentino

Tragedia nella giornata di ieri in Trentino: a Castello Molina di Fiemme un uomo ha prima ucciso la moglie e poi si sarebbe suicidato con la stessa pistola.

I corpi senza vita dei genitori sono strati trovati dai figli della coppia. Al momento sono ancora poco chiari i motivi che hanno spinto l'uomo al drammatico gesto.

Il sindaco, in una dichiarazione all'Ansa, si dice incredulo e parla di "dramma" e ammette di conoscere la vittima: la signora infatti era conosciuta nella zona perché gestiva un'attività legata alle api e alla produzione di miele.

Omicidio suicidio in Trentino

Nella giornata di ieri a Castello Molina di Fiemme si è verificato un caso di omicidio-suicidio. Un uomo di 56 anni, Mauro Moser, ha ucciso a colpi di pistola la moglie Viviana Micheluzzi di 50 anni per poi togliersi la vita con la stessa arma.

La tragedia si è consumata nel comune intorno al primo pomeriggio.

Secondo le prime ricostruzioni sono stati i due figli di 20 e 26 anni a fare la drammatica scoperta. Adesso sono tutti e due ricoverati in stato di shock all'ospedale di Cavalese. Intanto la Procura di Trento sta coordinando le indagini, che vengono condotte dai Carabinieri della compagnia di Cavalese e dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Trento.

Le indagini degli inquirenti

Il piccolo comune del Trentino, circa duemila abitanti nella zona medio-bassa della Val di Fiemme, è turbato per questo caso di cronaca. Il Sindaco Marco Larger è incredulo e parla di "dramma tremendo" e sottolinea come conosceva le vittime. "Con loro ho avuto rapporti per via dell'attività legata alla produzione del miele e per la ricerca sulle api e sulle regine".

"La tragedia è successa in località Maso Pertica, in una zona montana", spiega il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi, il quale aggiunge che i motivi del gesto non sono stati ancora chiariti.

La donna era un'apicoltrice e l'omicidio si sarebbe verificato poco fuori dal paese, vicino a uno strato di roccia, non lontano dal luogo in cui la signora gestiva un Centro di fecondazione delle api regine, vicino al fondo valle. Attualmente gli inquirenti stanno raccogliendo tutte le testimonianze dei familiari e dei conoscenti per comprendere il movente e ricostruire tutta la vicenda.