Potrebbero essere a una svolta le indagini sulla morte di Franco Severi, l'agricoltore 53enne ritrovato decapitato mercoledì 22 giugno in una frazione impervia di Civitella di Romagna, sull'appennino forlivese, dove viveva. I Ris di Parma che si stanno occupando del caso di Cronaca Nera, coordinati dal procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Forlì Maria Teresa Cameli, avrebbero rinvenuto delle tracce ematiche durante le perquisizioni nelle proprietà del fratello Daniele, residente con la famiglia a Meldola, comune della provincia di Forlì-Cesena.

Le tracce di sangue nelle proprietà del fratello di Franco Severi

Subito dopo il ritrovamento del corpo, ancora privo di testa, di Franco Severi, le indagini si sono concentrate su uno dei sei fratelli dell'uomo, Daniele, e sui loro rapporti piuttosto tesi. I Ris di Parma nella serata di lunedì 27 giugno, accompagnati dai carabinieri della stazione di Meldola e dai militari del comando provinciale di Forlì, hanno perquisito l'appartamento in cui Daniele Severi risiede con la sua famiglia. Gli accertamenti hanno riguardato anche le pertinenze dell'abitazione, una seconda casa e l'auto utilizzata dall'uomo, una Fiat Panda di colore grigio. L'utilitaria è stata poi posta sotto sequestro e portata, per ulteriori accertamenti, a Forlì.

Sebbene gli inquirenti stiano procedendo nel massimo riserbo pare certo che, nel corso delle analisi effettuate con il Luminol, siano state isolate tracce di sangue umano. Il legale che sta curando gli interessi dei familiari della vittima che non era sposato e viveva solo, l'avvocato Massimiliano Starni, ha precisato in proposito: "È cosa certa, ma non sappiamo dove siano localizzate, se nella macchina, in casa o altrove".

Ulteriori test, nelle prossime ore, riveleranno a chi possano appartenere. Altre tracce ematiche sarebbero state rinvenute anche sulle scarpe indossate da Daniele. La moglie dell'uomo, apprendendo la notizia, sarebbe svenuta.

La scomparsa e la morte di Franco Severi

La procura di Forlì, da quanto si apprende, starebbe indagato per omicidio.

Non è chiaro, però, se abbia già iscritto nel registro degli indagati il nome di Daniele Severi. L'unica cosa certa è che l'infermiere, nei giorni scorsi, è stato ascoltato più di una volta. Gli inquirenti, in particolar modo, starebbero scandagliando i rapporti conflittuali tra Franco e il fratello. I due infatti, per questioni di varia natura, erano arrivati in più di un'occasione anche di fronte ai giudici. Le accuse di Daniele, però, si sono sempre rivelate infondate.

Franco, dopo la morte dei genitori, viveva da solo in una casa colonica piuttosto isolata in frazione Ca’ Seggio. Nell'abitazione, però, non sarebbero stati rilevati segni di scasso, tracce di sangue o di colluttazione. Mercoledì 22 giugno avrebbe dovuto incontrare un amico, ma non si è mai presentato all'appuntamento.

Così sono scattate le ricerche che si sono concluse quella stessa sera con il ritrovamento, in un burrone della zona, del corpo decapitato dell'agricoltore. L'autopsia avrebbe collocato la morte di Severi tra la serata di lunedì e quella di martedì. Tuttavia, come dimostrano anche alcune riprese di un sistema di videosorveglianza, Franco, nella mattinata di martedì 21 giugno è entrato, come sempre, nel bar del paese. "Abbiamo chiacchierato del più e del meno" ha riferito il titolare.