Andreea Rabciuc è svanita nel nulla il 12 marzo scorso. La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo: unico indagato con l'accusa di sequestro di persona è Simone Gresti, autotrasportatore 43enne fidanzato della ragazza, ma il mistero resta irrisolto. A distanza di ormai quattro mesi dalla scomparsa della campionessa di tiro a segno di origine romena, sua mamma ha deciso di rompere il silenzio, rivolgendosi al programma Chi l'ha visto? che segue il caso.
Andreea Rabciuc, la mamma: 'Qualcuno sa la verità'
Con Federica Sciarelli, in studio stasera, 6 luglio, nel corso della puntata in diretta di Chi l'ha visto?
ci sarà Georgeta, la mamma di Andreea Rabciuc che finora ha scelto di non comparire. Al posto suo, in passato aveva parlato il suo compagno per puntare il dito contro amicizie sbagliate che avrebbero plagiato la ragazza. "Ho sentito dire tante cose su Andreea – aveva affermato l'uomo in trasmissione - Lei aveva studiato, lavorava, aveva una quotidianità simile a tante altre. Poi ha conosciuto le persone sbagliate e si è rovinata la vita". Dieci giorni prima della scomparsa, Andreea avrebbe deciso di cambiare vita ed entrare in una comunità per liberarsi dalla tossicodipendenza.
“Di sicuro qualcuno sa qualcosa, per favore uscite fuori, abbiate il coraggio di parlare, parlate e dite la verità, qualunque cosa sia successa”, si legge nelle anticipazioni diffuse dalla Rai in un comunicato stampa.
La mamma sospetta che qualcuno sappia come siano andate le cose.
Andreea Rabciuc, l'ultima sera
Di Andreea si sono perse le tracce la notte tra l'11 e il 12 marzo scorso, una notte tutt'altro che tranquilla. Di certo c'è che con il fidanzato Simone Gresti, era andata in un casolare nella campagna anconetana tra la frazione Moie di Maiolati Spontini e Montecarotto, per partecipare a un festino al quale presero parte anche Francesco, il proprietario, e un'altra ragazza, Aurora.
Essendo il casolare inagibile dopo il terremoto, i quattro hanno trascorso molte ore in una roulotte parcheggiata nel terreno.
Il tempo della festa sarebbe stato scandito dalle continue liti tra Andreea Rabciuc e Simone Gresti. Lei avrebbe inviato messaggi che sarebbero stati cancellati dal suo cellulare insieme ad alcuni numeri.
Gresti le avrebbe tolto di mano il telefono e Andreea sarebbe andata via. Di fatto, nessuno l'avrebbe vista allontanarsi a piedi lungo la via Montecarottese.
Andreea Rabciuc, ipotesi investigative
Di ipotesi sulla scomparsa della 27enne ne sono state formulate più di una. Inizialmente si pensava a un allontanamento volontario. Secondo il fidanzato, Andreea avrebbe avuto l'abitudine di allontanarsi, per poi ricomparire a distanza di qualche giorno. Stavolta però è svanita nel nulla: non si trova viva né morta.
Simone ha sempre ridimensionato l'entità della lite di quella notte parlando di semplice discussione. "Mai state violenze", ha detto. "Non sono stato ancora ascoltato dal magistrato ma sono a disposizione per tutti i chiarimenti necessari.
Sono tranquillo, non ho nulla da nascondere”, ha affermato, ospite in studio con il suo avvocato in una precedente puntata di Chi l'ha visto? Ma proprio Simone ha tenuto un giorno e mezzo il telefono della ragazza scomparsa, prima di consegnarlo alla mamma.
Quella notte, Andreea Rabciuc aveva mandato messaggi all'ex fidanzato Daniele. Gli aveva scritto che dall'indomani sarebbe stata libera e avrebbero potuto fare insieme ciò che desideravano. Gli chiedeva, inoltre, di aiutarla a scomparire e a non far sapere dove fosse. Quella stessa notte aveva anche chiamato il padre che vive a Madrid, e gli aveva mandato un messaggio: "Sono nei guai". Il padre dormiva e si è accorto delle comunicazioni solo il giorno dopo.
Quando ha provato a chiamare la figlia non ha avuto risposta. Telefoni e dispositivi informatici sono ora al vaglio del consulente nominato dalla Procura di Ancona.
Si è ipotizzato che possa essere stata presa da qualcuno, lo ha sostenuto anche Simone: sarebbe salita a bordo di un'auto nera di cui però non c'è traccia. Si è pensato che abbia preso un autobus. Ma l'autista del bus dell'azienda Atma, che quella mattina ha percorso via Montecarottese nei minuti successivi all'allontanamento di Andreea, esclude che sia salita a bordo.
Tre sopralluoghi degli inquirenti al camper, non avrebbero portato ad alcun risultato. Le uniche tracce di sangue trovate sono nell'auto di Gresti che però le giustifica così: "Siamo una coppia, quell'auto la usavamo praticamente per tutto ed è normale che possano esserci delle tracce di questo tipo”.