Martina Patti, 23 anni, avrebbe scavato la buca in cui poi ha seppellito la figlia Elena Del Pozzo, 5 anni, alcune ore prima del delitto. Una telecamera di videosorveglianza di Mascalucia (Catania), la mattina del 13 giugno, l'ha ripresa passare più di una volta davanti al campo dove poi la bimba è stata trovata senza vita. Nella serata di ieri, venerdì 1° luglio, Quarto Grado ha ripercorso il caso di cronaca nera mandando in onda immagini rimaste finora inedite.
La mamma di Elena ripresa al campo la mattina del delitto
Nella puntata del programma, Gianluigi Nuzzi è tornato sul delitto di Elena e ha mostrato, in esclusiva, alcuni filmati, ripresi da una telecamera installata in via Turati, a Mascalucia, la mattina del 13 giugno.
La sera prima, da quanto si apprende, la bimba non aveva dormito nella villetta di Via Euclide, con la madre, ma era stata dal papà, a casa dei nonni paterni. Martina aveva quindi festeggiato il compleanno di un'amica.
Il sistema di videosorveglianza, come spiegato dalla trasmissione, ha immortalato la Fiat 500 di colore grigio della donna rientrare alle ore 08:54. Dieci minuti più tardi, la donna ha ripercorso la strada in senso opposto e si è fermata proprio in prossimità del terreno. Il bagagliaio non si vede bene, per via di una siepe, ma secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, Patti lo avrebbe aperto per prendere alcuni attrezzi, presumibilmente una zappa e una pala, e li avrebbe preparati nel campo.
Per la nonna di Elena si tratta di un delitto premeditato
Sempre stando a quanto registrato, Martina si sarebbe poi allontanata senza passare sotto la videocamera. Forse, si è ipotizzato, è rientrata percorrendo una strada alternativa. Tuttavia, la 23enne è stata di nuovo ripresa pochi minuti più tardi mentre corre in tenuta da jogging.
Nelle immagini si vede la madre arrivare proprio all'altezza della piazzola dove, poco prima, si era fermata con la macchina, ed entrare nel campo. Stando alla ricostruzione degli investigatori, Martina ci rimarrebbe circa 40 minuti per scavare la buca nella quale, solo poche ore dopo, nasconderà il corpo della sua bambina.
I filmati trasmessi da Quarto Grado non solo smentirebbero la versione fornita in un primo momento dalla ragazza - che aveva asserito di aver trascorso l'intera mattinata dai genitori - ma anche indurrebbero a pensare a un delitto premeditato.
La nonna paterna di Elena, in proposito, nel corso della trasmissione ha dichiarato: "Non si è trattato di un raptus o di un momento di nervosismo, ma c'è stata di una premeditazione esagerata".
La mamma di Elena - indagata per il reato di omicidio pluriaggravato e premeditato e occultamento di cadavere - si trova tutt'ora nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Davanti al Gip, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, ha sostanzialmente ammesso le sue responsabilità precisando di aver fatto tutto da sola. Il suo legale, l'avvocato Gabriele Celesti, ha reso noto di aver provveduto a nominare uno psichiatra, che ha già incontrato la sua assistita.