Livorno, lei 19 anni, lui 30, una conoscenza nata in estate in un locale della città, dove l'uomo lavorava come dipendente e che la ragazza frequentava nel tempo libero. Una conoscenza sfociata in una storia d'amore, ma che ben presto si è trasformata in un incubo per la diciannovenne. Sono bastate solo poche settimane per scoprire la vera natura di quell'uomo, ora denunciato e accusato di minacce e lesioni personali.
Le violenze, la manipolazione e l'uso di stupefacenti
Secondo il racconto della ragazza, il trentenne l'avrebbe manipolata, prima obbligandola ad andare a vivere insieme, quindi umiliandola con violenze psicologiche seguite da quelle fisiche.
La ragazza ha infatti affermato che il fidanzato si comportava come un despota nei suoi confronti, arrivando più volte a picchiarla. Inoltre, la ragazza ha affermato che il fidanzato la obbligava a fare uso di sostante stupefacenti quali ketamina e hashish, inoltre la obbligava ad andare con lui in città ad acquistarla.
L'epilogo violento e la denuncia
Verso metà agosto la coppia stava facendo un giro in macchina, quando a lei è arrivato un messaggio su Instagram da un amico. Secondo il suo racconto ha mostrato il messaggio al fidanzato, esternando tutta la sua buona fede, ma il fidanzato è andato su tutte le furie, iniziando a schiaffeggiarla e insultarla. Quindi le ha preso il telefono e ha scritto all'amico, minacciandolo.
Dopodiché ha fermato l'auto su una scogliera, minacciando di buttarla di sotto e minacciando di uccidere lei e tutta la sua famiglia. Quindi ha proseguito il suo viaggio, ma una volta in città la ragazza è riuscita a tirare il freno a mano e fermare la macchina. Il fidanzato le si è avventato contro iniziando a picchiarla, la ragazza ha provato a scappare e alcuni passanti sono intervenuti a difenderla.
L'uomo è scappato ma la ragazza è rimasta impigliata nella macchina, è stata trascinata per alcuni metri e si è ferita leggermente. Da qui la decisione definitiva di recarsi dai carabinieri e denunciarlo.
La violenza sulle donne in Italia e le modalità
Secondo gli ultimi dati Istat, sarebbe sempre in aumento la violenza sulle donne in Italia.
Le regioni più colpite da questa piaga sono Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio. La violenza parte solitamente da un'iniziale tensione che sfocia in aggressione violenta, fino alla fase del pentimento e della riconciliazione. Per poi ricominciare daccapo. I primi segnali sono dati da violenza verbale che si manifesta in rimproveri continui, insulti e umiliazioni, seguiti quindi da percosse e violenza fisica e in diversi casi con l'omicidio. La criminologa sudafricana Diana E. H. Russell coniò il termine femminicidio per mettere in luce le uccisioni delle donne da parte degli uomini.