Gli inquirenti sembrano aver risolto in breve tempo il mistero del delitto di Marcello Toscano, il docente di 64 anni trovato privo di vita nel cortile della scuola dove insegnava, la "Marino Guarano" di Melito, nella città metropolitana di Napoli.
Un collaboratore scolastico 54enne è stato sottoposto a fermo dalla pm Maria Antonietta Troncone, della procura di Napoli Nord, con l’accusa di aver ucciso il professore. A quanto pare il movente dell’omicidio sarebbe di natura economica, forse per un prestito che la vittima avrebbe fatto al suo presunto assassino, che è stato ascoltato a lungo da chi si occupa dell’indagine.
Gli indizi che hanno portato all’arresto del collaboratore scolastico per il delitto del docente
Durante il lungo interrogatorio, avvenuto nella caserma dei carabinieri di Marano, il collaboratore scolastico non avrebbe fatto nessuna ammissione sul delitto del docente. Tuttavia a suo carico sarebbero emersi col passare delle ore gravi indizi, che hanno fatto propendere il pm a richiedere il fermo, anche per evitare che il bidello potesse nuovamente recarsi al lavoro nell’istituto in cui è avvenuto il delitto.
Infatti sono state rinvenute diverse tracce di sangue sugli abiti del sospettato, come è emerso durante una perquisizione a casa sua. Inoltre i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti vicino alla scuola avrebbero avvalorato i sospetti.
Infine altre tracce di materiale ematico sarebbero state individuate in un magazzino a pochi passi dal luogo del ritrovamento: non si esclude che possano appartenere all’assassino.
Le ipotesi sul movente dell’assassinio del docente mentre si trovava a scuola
Martedì 27 settembre Toscano si è recato al lavoro a scuola e non ha fatto più ritorno a casa: i familiari, allarmati dalla sua assenza, si sono rivolti ai carabinieri che in serata hanno rinvenuto il corpo dell’uomo, ormai privo di vita, in un’aiuola nel cortile della scuola, con diverse ferite da arma da taglio all’altezza dell’addome.
Le indagini si sono concentrate in poche ore su un solo sospettato, dopo che diverse persone sono state sentite dai carabinieri. Così è scattato il fermo per il bidello sulla base degli indizi raccolti; gli inquirenti starebbero cercando di chiarire il movente del delitto. A quanto pare sarebbero stati esclusi dissidi relativi all’ambito lavorativo o dovuti a questioni sentimentali.
Scartata anche la pista legata al ruolo politico ricoperto dalla vittima, le indagini si sarebbero concentrate su vicende di natura economica, che coinvolgerebbero il docente e il suo presunto assassino.
Chi era il docente ucciso a Melito
Marcello Toscano era sposato e aveva due figli, anch’essi impegnati nel mondo della scuola come i genitori. Il docente in passato era stato consigliere comunale ed era conosciuto nel mondo sindacale, dove era impegnato con la Cisl. In particolare era conosciuto nella zona nord di Napoli per le sue molteplici attività e per i suoi interessi.
Sulla vicenda è intervenuta anche la figlia del presunto responsabile del delitto, che si è pubblicamente scusata con i parenti della vittima, aggiungendo di provare vergogna per quello che ha definito un “gesto assolutamente ingiustificabile” dal quale si è prontamente dissociata insieme al resto della sua famiglia.