Silvia Cipriani, dopo i controlli medici effettuati nel pomeriggio di giovedì 21 luglio, non avrebbe fatto alcuna chiamata. Stando a quanto riportato da Rieti Life, che sta seguendo con attenzione il caso di Cronaca Nera, la donna che aveva riferito di aver sentito al telefono l'ex postina di Cerchiara si sarebbe confusa. Intanto oggi, martedì 22 novembre, prenderanno inizio, a Roma, gli esami tecnico-scientifici su diverse tracce repertate nel corso delle indagini dalla Polizia Scientifica. Al momento, l'unico indagato per la morte della 77enne è il nipote Davide Cipriani.

Silvia Cipriani scomparsa dopo le visite mediche a Rieti

Silvia Cipriani è stata ritrovata senza vita nei boschi di Montenero Sabino lo scorso 28 settembre. Era scomparsa da Cerchiara, dove viveva in un casolare, presumibilmente il 21 luglio. Quel giorno, come è stato accertato dagli inquirenti, ha raggiunto a bordo della sua Fiat Palio color argento la vicina Rieti per alcuni controlli medici programmati. La donna, intorno alle 16:00, ha lasciato il poliambulatorio in via Salaria per L’Aquila e, da quel momento, ha fatto perdere le proprie tracce.

Tra le tante testimonianze raccolte dagli uomini dell'Arma ce ne sarebbe una che non troverebbe riscontro. Un'amica di Silvia Cipriani, infatti, aveva riferito di averle parlato al telefono proprio quel giovedì pomeriggio, intorno alle 18:00.

Da quanto emerso, però, quella chiacchierata non ci sarebbe mai stata. Probabilmente la donna si è confusa e la chiamata risalirebbe ai giorni precedenti.

La stretta sugli alibi di alcune persone vicine a Silvia Cipriani

Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Valerio Cipriani, gli investigatori, nel tentativo di chiudere il cerchio, hanno prelevato il Dna e le impronte a diverse persone vicine all'anziana postina.

Oltre al nipote di Silvia (indagato, sembra, per atto dovuto), nelle scorse settimane, sono passati in questura anche la moglie Tamara Nobili e i suoceri, il fattore Leonino (che aiutava Silvia ad accudire gli animali), il cugino Francesco, il cercatore di funghi Bruno Cicolani, che ha casualmente rinvenuto l'auto della donna, e il meccanico che lo ha raggiunto nei boschi, Rino Donati.

Nelle prossime ore, presso la Sezione di genetica forense della Terza Divisione del servizio polizia scientifica, in via Tuscolana, a Roma, inizieranno gli esami tecnico-scientifici su impronte digitali, Dna e tutte le tracce biologiche isolate e considerate utili ai fini delle indagini. Poi, si procederà alle varie comparazioni.

Gli investigatori, in attesa dei risultati degli esami di laboratorio, stanno scandagliando anche i diversi alibi dei tanti protagonisti della vicenda. Valerio, il pomeriggio del 21 luglio era al lavoro nell'ufficio postale del paese, mentre non è ancora chiaro cosa stessero facendo - e con chi fossero - Tamara, il cugino Francesco e il fattore Leonino.