Aveva 22 anni D. S., il giovane morto annegato la scorsa notte in un pozzo insieme al suo cane, in un terreno di famiglia in località Luturai, una frazione di San Teodoro, paese in provincia di Sassari, in Sardegna.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri il giovane si sarebbe calato nel pozzo utilizzando una scala. Il cane da caccia del padre, infatti, mentre stava inseguendo un gattino sarebbe precipitato nell’acqua. Il 22enne non ci avrebbe pensato due volte, istintivamente, a scendere al suo interno per salvare il cane.

D.S.

si sarebbe tolto le scarpe e il giubbotto, per poi immediatamente immergersi nella cavità profonda sei metri e con oltre tre metri di acqua, proprio a due passi dall’abitazione della famiglia. Il giovane, con tutta probabilità, tradito dall’acqua gelida non sarebbe riuscito più a risalire lungo quelle pareti di cemento armato, sicuramente molto viscide. Il corpo senza vita del giovane è stato infatti ritrovato nel fondo dell’acqua proprio a pochi centimetri da quello del suo cane. A dare il primo allarme è stato il padre, che ha immediatamente chiamato la Polizia. Nel giro di pochissimi minuti sono anche arrivati i Vigili del Fuoco di Siniscola che hanno dovuto svuotare il pozzo per riuscire a estrarre i corpi senza vita.

Una fatalità

L’allarme per la scomparsa del giovane è partito ieri lunedì 9 gennaio, intorno alle ore 10. Anche se secondo gli inquirenti la cronaca della tragedia sarebbe andata in scena domenica in tarda serata.

Il giovane mancava dall’abitazione di famiglia dalla mattina di domenica, come spesso accadeva. E i genitori si sarebbero preoccupati della sua mancanza intorno alle 18 e 30.

A quel punto infatti – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – i genitori avrebbero raggiunto il terreno di famiglia dove spesso il figlio andava. Ed è proprio li che hanno ritrovato la Peugeot nera del figlio, tra l’altro parcheggiata al solito posto e hanno pensato che il ragazzo magari fosse uscito con qualcuno. Quando però i familiari si sono resi conto che non aveva dormito a casa e quindi non era rientrato, hanno iniziato a preoccuparsi seriamente.

I familiari a quel punto sono ritornati al terreno di famiglia e proprio all’interno del pozzo hanno visto il corpo senza vita del figlio. Immediata è partita la chiamata di un’ambulanza medicalizzata del 118, che però nulla ha potuto fare per salvarlo. Il giovane era ormai già morto da tempo ed è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per recuperare, con non poca fatica, il corpo senza vita del giovane.