Intervenendo al Question Time della Camera dei Deputati, nella giornata di mercoledì 7 giugno il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha rilasciato una dichiarazione inerente una futura prossima riforma del Codice della Strada, annunciando nuove modifiche e obblighi per monopattini e biciclette che hanno fatto storcere il naso ai produttori di bici.

Il ministro ha affermato: "Il pacchetto di misure andrà ad intervenire sulla mobilità cosiddetta dolce, prevedendo dunque il casco, assicurazione, targa e frecce obbligatorie per le biciclette e i monopattini".

L'intervento di Matteo Salvini e la risposta di ANCMA

L'intervento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non sarebbe il primo sul tema, ma nella giornata di mercoledi 7 giugno il Ministro ha finalmente svelato chiaramente alcune modifiche al Codice della Strada sul quale il Governo vorrebbe intervenire.

Nel suo intervento Matteo Salvini ha sottolineato: "Anche nelle scorse notti sono morti dei ragazzi per incidenti e mi chiedo se le frecce e l'assicurazione o il casco li avrebbero potuti salvare", ha concluso il Ministro nel suo intervento, annunciando dunque un'obbligo futuro di assicurazione, targa, frecce e casco obbligatori per chi utilizza monopattini o biciclette.

La reazione dell'Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, una delle principali nel mondo del ciclismo, è arrivata con una nota che hanno diffuso nel pomeriggio di mercoledi, esprimendo la loro contrarietà alle eventuali modifiche proposte.

Secondo l'ANCMA: "Le misure che sono state annunciate non vanno certamente nella direzione della sicurezza stradale, bisogna innescare un impegno concreto ed educativo per tutelare chi utilizza tali mezzi, che diviene un utente debole della strada".

Nella nota viene sottolineato: "Saremmo l'unico Paese che promuove la cultura della bicicletta ad introdurre queste normative stringenti, che non vediamo in nessun altro Stato".

I produttori di biciclette si schierano contro Salvini

Dopo l'annuncio di Matteo Salvini di una prossima riforma al Codice della Strada introducendo casco, targa, assicurazione e frecce per le biciclette e i monopattini, è arrivata repentina anche la risposta dei produttori di biciclette, che si sono subito schierati contro la proposta descritta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nella loro presa di posizione, i produttori di biciclette hanno sottolineato: "Non bisognerà penalizzare la nostra industria, perchè questo sarebbe un autogol clamoroso, in quanto questo comparto vale oltre 3,2 miliardi di euro. Però se si vuole maggiore sicurezza occorrerebbe intervenire con misure strutturali: saremmo l'unico paese con assicurazione e targa obbligatori per le biciclette e monopattini".