Sale a cinque il numero delle vittime dell’incidente sul lavoro accaduto a Firenze nella mattinata di venerdì 16 febbraio: si tratta di Luigi Coclite, 60 anni, abruzzese residente a Collesalvetti (Livorno), di un cittadino tunisino di 54 anni e di tre cittadini marocchini, tra cui uno di 24 anni e uno di 43. Il fatto si è verificato a via Mariti a Firenze, a seguito del crollo di un pilone nel cantiere di un supermercato Esselunga in costruzione.

Gli altri tre operai che erano nel cantiere sono stati estratti vivi dalle macerie e sono attualmente ricoverati in ospedale, ma non sarebbero in pericolo di vita.

La Procura di Firenze ha intanto aperto un’indagine per crollo colposo e omicidio plurimo e il cantiere stato posto sotto sequestro.

Lo sciopero immediato e il lutto regionale

Intanto i sindacati Cgil, Cisl e Uil - dopo la diffusione della notizia - hanno immediatamente proclamato uno sciopero generale regionale in tutta la Toscana, per la stessa giornata di venerdì 16 febbraio, precisamente nelle ultime due ore di ogni turno.

Mentre la Regione Toscana, per decisione del presidente Eugenio Giani, ha proclamato una giornata di lutto regionale per questo sabato 17 febbraio, determinando quindi la cancellazione di tutti gli eventi istituzionali che erano programmati.

Il cordoglio della politica

Dopo i fatti è stata immediata anche la reazione del mondo politico.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha espresso il proprio cordoglio ai parenti delle vittime scrivendo: "Dolore e sgomento per la tragedia al cantiere del nuovo supermercato a Firenze. Esprimo a nome mio e del Comune di Firenze cordoglio per le vittime e ringrazio tutti i soccorritori in azione".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio cordoglio, inviando al sindaco Nardella un proprio messaggio di vicinanza alle famiglie degli operai deceduti.

Mentre il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato: "A nome mio e del Governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo. (...) Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia".

Sul fronte sindacale invece Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha affermato: "Non è più accettabile morire sul lavoro, è una strage non più accettabile. Questo è un problema nazionale. Proprio questo governo ha cambiato il codice degli appalti, reintroducendo il subappalto a cascata. Questa è una cosa folle che va cambiata".