Il 24 febbraio 2025, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i decreti relativi all’offerta della vita del Servo di Dio Salvo D’Acquisto, giovane vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri, noto per il suo sacrificio eroico durante la Seconda guerra mondiale, quando diede la sua vita per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste.
Verso la beatificazione di Salvo D'Acquisto, il via libera da Papa Francesco
Salvo D'Acquisto potrebbe presto essere proclamato Beato. Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i decreti relativi all'offerta della vita del servo di Dio Salvo D'Acquisto, vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri Reali.
Salvo D'Acquisto può essere proclamato Beato se viene riconosciuto come martire, senza necessità di ulteriori prove. In caso contrario, è indispensabile il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione.
Il sacrificio di Salvo D'Acquisto
Salvo D'Acquisto rappresenta un simbolo di coraggio e abnegazione. Nato a Napoli il 15 ottobre 1920, perse la vita il 23 settembre 1943 a Palidoro, vicino a Roma. Durante una rappresaglia nazista in risposta a un'esplosione avvenuta a Torrimpietra, egli si autoaccusò per salvare 22 cittadini italiani innocenti dalla fucilazione dei soldati tedeschi. Questo gesto di estrema generosità gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare e, oggi, lo avvicina alla beatificazione nella Chiesa cattolica.
Un ricordo vivo nel tempo
Salvo D'Acquisto è ricordato con grande affetto e rispetto anche al di fuori dell'ambito religioso. Numerose caserme, scuole e monumenti in Italia portano il suo nome, mentre le sue gesta hanno attraversato il tempo grazie anche a rappresentazioni cinematografiche e televisive, come il film del 1974 con Massimo Ranieri e la più recente fiction con Beppe Fiorello nel 2003.
Altri provvedimenti papali
In parallelo alla decisione su D'Acquisto, Papa Francesco ha annunciato un futuro Concistoro per la canonizzazione di altri due beati. Si tratta di José Gregorio Hernández Cisneros, un medico laico venezuelano, e Bartolo Longo, anch'esso un fedele laico, noti rispettivamente per il loro impegno nella società e nella Chiesa.
Questo Concistoro sottolinea l'importanza di figure laiche che hanno dedicato la loro vita ai valori cristiani e umanitari.
La decisione del Papa riflette l'intenzione di valorizzare figure eroiche e altruistiche del passato, il cui esempio risuona particolarmente forte nei tempi odierni.