Il Tg1 ha rivelato un nuovo elemento che potrebbe portare a importanti novità nelle indagini sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto del 2007: sarebbe stata rinvenuta un’impronta di Andrea Sempio accanto al corpo della vittima. La sensazionale scoperta sarebbe arrivata nel corso di una nuova perizia effettuata per conto della procura di Pavia, relativamente alle nuove indagini sul delitto, per il quale era stato condannato Alberto Stasi. E proprio quest’impronta sarebbe stata al centro dell’interrogatorio di Stasi e di quello di Marco Poggi, avvenuti in contemporanea alle ore 14 di martedì 20 maggio.

Anche Andrea Sempio avrebbe dovuto essere sentito dagli inquirenti, ma l’indagato non si è presentato in procura, per una questione procedurale relativa al contenuto del suo invito a comparire.

La nuova impronta rilevata vicino al corpo di Chiara Poggi

Secondo le prime indiscrezioni, l’impronta di Sempio sarebbe stata individuata dai periti sul muro delle scale che conducono alla taverna della villa di Garlasco, nei pressi del luogo in cui è stato rinvenuto il corpo esanime di Chiara Poggi. In quegli anni Andrea frequentava l’abitazione in quanto amico di Marco, il fratello della vittima. L'impronta insanguinata non sarebbe mai stata attribuita a nessuno nel corso delle precedenti indagini sulla vicenda.

Gli interrogatori in contemporanea di Andrea Stasi e Marco Poggi

L’avvocato di Andrea Stasi, Antonio De Rensis, al termine dell’interrogatorio del suo assistito, ha parlato di una “giornata assolutamente positiva”. Il legale non è entrato nel merito degli argomenti trattati dai pm, ma ha voluto chiarire che Stasi ha risposto a tutte le domande, esprimendo grande soddisfazione e rinnovando la sua fiducia per il lavoro degli inquirenti impegnati nelle indagini sul caso di cronaca nera, che sembrava essersi chiuso con la condanna definitiva dell’ex fidanzato di Chiara. Stasi, dal canto suo, avrebbe ribadito di non aver mai visto o conosciuto Sempio.

Sempre alle ore 14 è avvenuta nell’estremo riserbo l’audizione in una caserma dei carabinieri di Mestre – come persona informata sui fatti – di Marco Poggi, fratello di Chiara e amico di Alberto Sempio.

I pm hanno voluto sapere dal giovane, che all’epoca del delitto era in vacanza con i genitori, quanto Sempio fosse una presenza assidua in quella casa e che tipo di rapporti esistessero tra lui e la vittima. Secondo il suo legale, l’avvocato Compagna, Marco avrebbe risposto serenamente alle domande, ribadendo la sua lunga amicizia con il nuovo indagato e la convinzione che Sempio sia del tutto estraneo al delitto di Chiara.

La scelta di Andrea Sempio di non presentarsi in procura per un vizio di forma

Alle 14 ci sarebbe dovuto essere anche un terzo interrogatorio in contemporanea, quello di Andrea Sempio, l’unico indagato per ora in questo nuovo filone delle indagini. Tuttavia l’uomo ha approfittato di una carenza procedurale nell’invito a presentarsi in procura per disertare l’incontro con i magistrati.

In pratica, nel documento mancava l’avvertimento formale della possibilità per il pm di disporre l’accompagnamento coattivo in caso di assenza, nella circostanza in cui non fosse stato specificato un legittimo impedimento. Gli inquirenti starebbero al momento riflettendo se riconvocare l’indagato in procura, ipotesi che al momento non sembra essere prevista.

“Non abbiamo paura di niente”, ha dichiarato Massimo Lovati, difensore di Sempio, alla notizia del ritrovamento dell’impronta, aggiungendo che per lui si tratta “dell’ennesima bufala” che non sarebbe dovuta sfuggire al segreto istruttorio.