"Oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un'altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell'intelligenza artificiale": questo uno dei passaggi con cui il neo eletto Papa Leone XIV ha presentato una delle grandi sfide che attende l'umanità negli anni a venire. Quella di capire come utilizzare in un modo etico gli strumenti messi a disposizione dalla scienza.

È stato in questo contesto che nel corso del suo primo discorso al Collegio dei Cardinali, il Pontefice ha spiegato perchè abbia scelto il nome di Leone: "Ho scelto il nome Leone XIV per varie ragioni, ma principalmente perché Leone XIII, con la sua enciclica Rerum Novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale".

Il Pontefice: 'Nuove sfide alla difesa della dignità umana'

In un ulteriore passaggio, il Santo Padre ha chiarito quali siano gli elementi in gioco a proposito di nuove tecnologie e IA: "Gli sviluppi in questo campo pongono nuove sfide alla difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro".

Secondo Papa Leone XIV, è dunque indispensabile che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia guidato da principi etici e morali. La dottrina sociale della Chiesa, basata su sussidiarietà, solidarietà e bene comune, potrà così offrire una bussola preziosa per evitare che il progresso tecnico travolga i diritti umani e il valore della persona.

Il riferimento a Leone XIII e alla Rerum Novarum

Leone XIII fu Papa dal 1878 al 1903 e con l'enciclica Rerum Novarum, pubblicata nel 1891, fece registrare il primo deciso e netto intervento della Chiesa sulle condizioni della classe operaia e più in generale del lavoro: il Pontefice criticò direttamente il capitalismo liberista e il socialismo rivoluzionario senza demonizzare la proprietà privata ma respingendone abusi e derive.

Il Santo Padre pose in particolare l'accento sulle condizioni del lavoro, asserendo come una giusta paga, il diritto al riposo e la possibilità di essere iscritti ai sindacati dovessero essere parte fondante della vita dei lavoratori. Ma soprattutto parte integrante della loro dignità.

La posizione di Papa Francesco

Anche Papa Francesco aveva affrontato il tema dell'IA nel proprio pontificato. All'interno del testo Antiqua et Nova, aveva evidenziato come l'intelligenza artificiale e più in generale lo sviluppo tecnologico debba essere pensato per aiutare l'uomo esaltandone dignità e libertà.

Nel corso di un vertice al G7 dello scorso anno, il Santo Padre descrisse l'IA come una "rivoluzione cognitivo-industriale" mentre al World Economic Forum, tenutosi in Svizzera nel gennaio 2025, ha evidenziato come rispetto, dignità e valore dell'uomo in quanto essere vivente non possano mai venire in secondo piano rispetto all'avanzare del progresso tecnologico e scientifico.