Martedì 21 ottobre, in prima serata su Italia 1, torna l’appuntamento con Le Iene presentano: Inside. La trasmissione apre la stagione con un caso che da quasi vent’anni scuote l’opinione pubblica italiana: il delitto di Garlasco. Lo speciale, firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, è intitolato “Delitto di Garlasco: una nuova verità è vicina?” e promette testimonianze esclusive, rivelazioni inedite e nuovi possibili sviluppi investigativi.

Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi venne trovata morta nella sua abitazione di Garlasco. Per la giustizia, il colpevole è Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, condannato in via definitiva.

Tuttavia, oggi quella verità giudiziaria appare sempre più fragile, incrinata da contraddizioni, negligenze e nuovi indizi che hanno riaperto il dibattito.

Lo speciale in onda domani sera analizza con rigore giornalistico le tappe fondamentali del caso, portando alla luce documenti mai mostrati prima, interviste esclusive e ricostruzioni dettagliate. Tra i momenti salienti, l’intervista inedita a Stefano Vitelli, il giudice che assolse Stasi in primo grado, che offrirà uno sguardo diretto su uno dei passaggi più controversi dell’intera vicenda giudiziaria. A commentare gli sviluppi anche l’avvocato Giada Bocellari, legale dell’ex fidanzato di Chiara.

Gli sviluppi recenti del caso Garlasco

Negli ultimi mesi, il delitto di Garlasco è tornato al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria.

All’inizio di giugno è iniziata una battaglia legale su quali campioni di DNA analizzare. I Carabinieri hanno ripetuto da zero la BPA (Bloodstain Pattern Analysis), utilizzando tecnologie avanzate per ricostruire la dinamica dell’omicidio. Una mossa accolta con scetticismo dai legali della famiglia Poggi.

Tra gli elementi emersi:

  • Un piccolo segno sulla pelle di Chiara, composto da tre puntini vicini, compatibile con un'aggressione avvenuta mentre era ancora viva.

  • L’ipotesi di più aggressori e la misteriosa sparizione della "impronta 33", mai chiarita del tutto.

  • Impronte sulla porta senza tracce ematiche e il ritrovamento di un capello mai identificato.

  • Un DNA maschile ignoto su una garza dell’autopsia, inizialmente ritenuto rilevante e poi classificato come contaminazione.

  • Dubbi sugli orari della morte di Chiara, anche a causa della testimonianza di Alessia Villani, amica di Stefania Cappa.

  • Le tensioni attorno alla figura dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, accusato di presunte irregolarità nella gestione del caso e in rapporti con la famiglia Sempio.

A fine settembre, è stato confermato che il DNA sotto le unghie di Chiara è utilizzabile, mentre in ottobre il tribunale ha annullato il sequestro del materiale informatico dell’ex procuratore.

Infine, si segnalano nuovi scossoni nella difesa del nuovo indagato, con cambi di consulenti, revoca del mandato all’avvocato Lovati e la formazione di un nuovo pool legale, che include l’avvocato Angela Taccia.