Il ragù della nonna è sempre il più buono. Sarà per la passione che le nostre nonne mettono in cucina, per gli ingredienti di prima qualità, per la quantità di carne e aromi. Oggi vi proponiamo la ricetta del ragù di nonna Elidia. Questo sugo ha subito conquistato chi scrive, tanto da riproporlo su Blasting News per dare modo a tutti di assaporare una ricetta unica e molto saporita. La particolarità di questa preparazione è l'uso dell'aglio e del rosmarino al posto del più classico soffritto di cipolla, carote e sedano. Vediamo subito come si prepara, ma prima gli ingredienti.

Preparatevi a gustare un piatto davvero unico!

Ingredienti

  • 1 bel rametto di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • 1 spicchio grosso di aglio
  • olio fino a coprire il fondo della pentola
  • 1 bel tocco di burro (le nonne abbondano!)
  • 3 etti di tritata di vitello
  • 3 etti di salsiccia
  • 750 grammi di salsa
  • 1 scodella di latte
  • sale e pepe q.b.

Preparazione

Ecco come preparare il ragù con aglio.

  • Soffriggere nell'olio e nel burro il rosmarino, l'alloro e l'aglio. Utilizzate una padella antiaderente capiente oppure in una pentola alta.
  • Aggiungete la carne di vitello tritata e la salsiccia privata del rivestimento e spezzettata. Lasciate rosolare per qualche minuto.
  • Aggiungete sale e pepe a vostro piacimento.
  • Sfumate con il latte, che servirà a rendere morbida e più gustosa la carne.
  • Quando il latte si sarà consumato, aggiungete la salsa.
  • Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco lento.
  • Preparate la pasta, meglio se dalla consistenza corposa e non troppo liscia
  • Unite salsa e pasta et voilà!

In tutto serviranno circa 50 minuti ma il risultato è assicurato.

Il vostro ragù della nonna sarà pronto quando il sugo farà dei piccoli buchi in superficie. Non fatelo consumare troppo però. Deve rimanere della giusta consistenza. Questo ragù renderà il pomodoro leggermente scuro: garanzia di un sapore che vi lascerà senza fiato!

Storia del ragù

Il termine ragù deriva dal francese ragoût, ovvero da ragoûter, che significa "risvegliare l'appetito".

Ma c'è un'altra storia, più affascinante, che indica l'origine di questo gustoso condimento. Si narra che durante la guerra franco-prussiana, Parigi visse diversi mesi sotto assedio. Il cibo era poco, e i parigini furono costretti a nutrirsi con i ratti che popolavano le vie. Venivano cucinati alla maniera della carne di manzo.

Quindi nacque il rat au goùt de boeuf. Pronunciata in maniera serrata, la locuzione si trasformò in ragoùt e quindi in ragù. Come spesso accade, la bontà dei piatti oggi conosciuti deriva dall'evoluzione di pietanze del passato. Quando si dice a tavola con la storia.