Il Natale è oramai alle porte, ogni regione italiana ha una sua tradizione per quanto riguarda la gastronomia in particolar modo per i dolci. In Toscana il cavallo di battaglia sono i biscotti che rappresentano una colonna portante fondamentale della cucina regionale: nel periodo natalizio essi diventano i veri e propri protagonisti delle tavole italiane a fine pasto accompagnati naturalmente da un buon bicchiere di vino.

Il Made in Toscana si è sempre contraddistinto per le sue eccellenti varietà gastronomiche dal Chianti fino alla bistecca alla fiorentina, conosciuti non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Ma in questo panorama gastronomico non possono di certo mancare i dolci tradizionali toscani pronti a deliziare ogni palato dopo i grandi pranzi o cenoni.

I Cantuccini

I cantuccini sono dei dolci secchi dalla consistenza dura, in genere vengono gustati a fine pasto inzuppati nel “Vin Santo”. Si ottengono con l’unione di uova, zucchero e mandorle a forma di filoncino.

La storia dei cantucci risale al Rinascimento, quando le famiglie povere erano costrette a mangiare gli scarti del filoncino dolce che i panettieri preparavano direttamente per le famiglie ricche.

Il Panforte

Il panforte è il tipico dolce natalizio toscano che ha origini antichissime. Le prime testimonianze infatti, risalgono all’anno Mille quando veniva chiamato Pan Natalizio e veniva preparato appositamente solo per la nobiltà.

Conteneva ingredienti pregiati come le scorze di arancia, limone, cedro e spezie. La sua ricetta rimase la stessa fin quando non venne a fare visita nel 1879 la Regina Margherita alla città di Siena, venne cucinato per l’occasione senza le scorze di limone e venne ricoperto di zucchero vanigliato anziché pepe nero.

Da allora venne denominato “Panforte Margherita” o più noto come “Panforte bianco” dalla ricetta più delicata e ancora oggi commercializzato.

I Ricciarelli

Sempre dalla bellissima Siena arrivano sulle tavole natalizie i Ricciarelli, dolci a base di mandorle, zucchero ed albume. Secondo la leggenda furono portati dalla Gherardesca dopo le crociate.

L’impasto viene insaporito con vaniglia e canditi, ma esistono anche alcune varianti con alcune spezie come per esempio la noce moscata.

Appena tolti dal forno in genere vengono cosparsi di zucchero a velo, ottimi da gustare accompagnati da un buon vino.

Attualmente sono considerati dei veri e propri dolci tipici della tradizione natalizia.

I Cavallucci di Siena

Da Siena arrivano pure i Cavallucci, dolcetti da una forma irregolare conditi di arance candite e noci, dal sapore speziato. Denominati così perché venivano offerti nelle osterie ai conducenti di cavallo ed ai passanti.

Anch’essi sono di origini antichissime, risalgono attorno al 1515. Vengono degustati accompagnati sempre da un bel bicchiere di vino.