"Una perdita irreparabile per il mondo della cultura e per l'Andalusia". Così il sindaco di Algeciras, città natale di Paco de Lucia, ha commentato la scomparsa del più grande chitarrista di flamenco.

La notizia è stata data oggi 26 febbraio inizialmente dalle autorità di Cancun, in Messico, dove l'artista di 66 anni stava trascorrendo un periodo di vacanza con la famiglia, per diffondersi immediatamente in tutto il mondo. La causa è da ricercare in un infarto che ha colto de Lucia mentre giocava in spiaggia con i figli.

Da ambasciatore del flamenco alla fusion

Francisco Sanchez, questo il suo vero nome, cominciò a suonare la chitarra a cinque anni, seguendo il padre ed il fratello che suonavano flamenco in giro per i locali dell'Andalusia per guadagnarsi da vivere.

A soli 11 anni de Lucia abbandona la scuola per dedicarsi completamente alla chitarra e si esibisce per la prima volta in pubblico, ospite di una radio locale. Il trasferimento a Madrid con la famiglia nel 1962 gli consente di entrare in contatto con altri musicisti e nel 1967 incide il suo primo album da solista: "La fabulosa guitarra de Paco de Lucia".

L'anno seguente avviene l'incontro, decisivo per la sua carriera, con il cantante Camaron de la Isla, con il quale inizia una lunga collaborazione fatta di incisioni: almeno dodici album ufficiali e lunghi tour in giro per il mondo. Il successo ottenuto lo porterà, nel 1977, ad essere il primo chitarrista di flamenco ad esibirsi al Teatro Real di Madrid.

Partendo da una formazione rigorosamente tradizionalista, non disdegna collaborazioni con artisti di altri generi, in particolare jazz e rock, che troveranno la massima espressione nell'incontro con Al Di Meola e John McLaughlin. Nacque un estemporaneo trio di chitarristi che nel 1980 diede vita a "Friday Night in San Francisco", disco cult per un'intera generazione e successo commerciale da oltre cinque milioni di copie vendute.

Il trio si ricostituì nel 1996 in occasione della partecipazione al Pavarotti & Friends for War Child.

I riconoscimenti

Il virtuosismo tecnico, unito all'apertura verso la sperimentazione e la contaminazione con altri generi musicali, gli sono valsi importanti riconoscimenti, tra cui il titolo di Dottore Honoris Causa per il suo contributo musicale e culturale conferitogli dal prestigioso Berklee College of Music di Boston e il Principe de Asturias, premio riservato negli anni a personalità quali Riccardo Muti, Bob Dylan, Woody Allen e gli architetti Niemeyer e Calatrava.

Al cordoglio del mondo della musica si è unito il partito socialista spagnolo, di cui Paco de Lucia era convinto sostenitore, che ha definito la sua morte "una grande perdita per l'Andalusia, per la Spagna e per l'umanità".