Carey Mulliganè un'attrice dotatae versatile, di quelle che sanno dar vita a figure femminili vibranti e sfumate, ora inquiete ora capricciose,ora dolci ora volitive, ora tutte queste cose insieme. Come 'In via dalla pazza folla', in uscita il prossimo 17 settembre, dove incarnaBathsheba Everdine, la protagonista del romanzo di Thomas Hardy già tradotto in versione cinematografica nel 1967 con grande successo e oggi riproposto secondo lo sguardo di Thomas Vinterberg, regista danese tra i fondatori di Dogma 95, autore del pluripremiato 'Festen' e, più recentemente, de 'Il sospetto' con l'attore simbolo del Cinema nordico contemporaneo,Mads Mikkelsen.

La trama - Nel romanzo di Hardy, Bathsheba è una giovane donna di ampi orizzonti, mentalmente indipendente, di carattere fiero e temperamento risoluto, una grande lavoratrice. Femminista ante litteram, forse, certo una ragazza che sbaglia e si corregge, attraversando per intera, con inattaccabile dignità, la strada dell'errore, la parabola che segue gli sbandamenti e le cadute dell'intelligenza più fulgida di fronte alle possibilità senza istruzioni dell'esistenza. La Mulligan non tradisce la lezione del romanziere inglese e il personaggio prende corpo, grazie a lei, con grazia e integrità: bella, non bellissima, il suo è un fascino tutto caratteriale, una forza luminosa, il fuoco di vivere che non si spegne anche se annacquato e calpestato.

Ma ancor più di lei conferma il suo talento Matthias Schoenaerts, attore fiammingo già visto quest'anno in 'Suite Francese', il boxeur teneramente brusco di 'Un sapore di ruggine e ossa': nessuno come lui coniuga la possanza fisica con una sensibilità quasi femminile, un genere irresistibile di dolcezza. In 'Via dalla pazza folla' è Gabriel Oak, ilpastore innamorato diBathsheba che, quando è ancora povera, le propone di sposarlo, ottenendo in cambio un perentorio rifiuto: lei vuole vivere, sperimentare, non annullarsi nella sola dimensione matrimoniale.

Poi le cose cambiano, lei eredita la fattoria, lui perde tutto e diviene il suo fittavolo, una presenza protettiva e leale, salda al suo fianco e purcostrettaa ingoiare il boccone più amaro, la scelta da parte di leidi sposare un altro, il vacuo sergente Troy (Tom Sturridge), da cui non è riamata. Un abbaglio che pagherà caro, ma, se, alla prima occasione, Bathsheba non ha riconosciuto l'amore, al secondo appuntamento non si farà trovare impreparata. In mezzo ci sarà qualche dispiacere di troppo, ma il finale è rischiarato da una luce nuova, che promette ogni felicità.