Si, anche se non li dimostra il terzo capitolo della trilogia "Pane, amore e..." compie sessant'anni. Uscito il 22 dicembre 1955, è stato preceduto da "Pane, amore e fantasia" e "Pane amore e gelosia" e seguito da "Pane, amore e Andalusia". Tante sono le novità che differenziano questa pellicola dalle precedenti: primo fra tutti il ruolo che fu ricoperto nei primi due capitoli da Gina Lollobrigida, viene qui preso da Sofia Loren in tutta la sua prorompente sensualità tanto da essere consacrata da Hollywood "dea mediterranea". Indimenticabile la scena nella quale la stessa Loren balla il mambo italiano con Vittorio de Sica, molto di più di una semplice scena, molto di più di un semplice pezzo di pellicola, un fascio di luce divenuto un marchio italiano capace di rappresentare il Cinema italiano nel mondo.

Un piede nel passato senza tralasciare l'istinto di innovazione

Le avventure del maresciallo Carotenuto giungono così al terzo capitolo, passando dalle mani di Luigi Comencini a quelle di Dino Risi. Il regista, portavoce di un'idea di cinema ben precisa, e soprattutto assolutamente certo di ciò che vuole porre all'attenzione del pubblico, mantiene un rispettoso legame con il passato non tralasciando l'inevitabile innovazione necessaria per inaugurare un nuovo percorso, quello proprio della pellicola in questione, la quale nasce dalle esperienze precedenti ma caratterizza la sua identità come innovatrice.

I personaggi si muovono in ambienti diversi rispetto al passato, inoltre vengono introdotti personaggi impensabili, come la turista svedese: questi ultimi sembrano andare a contaminare un microcosmo, quello del piccolo paese di Sagliena.

Tuttavia, rispetto ai precedenti, il film offre alla vista dello spettatore maggiori vedute degli spazi scenici evitando di appiattirsi su stesso ma contribuendo a rendere più vivace il ritmo complessivo.Altre innovazioni riguardano il settore fotografia: in questo capitolo porta la firma di Giuseppe Rotunno.

Dino Risi: un contributo di grande classe

Sempre nel 1955 Dino Risi poneva la sua firma su un'altra pellicola di grande valore "Il segno di Venere" nella quale compaiono la Loren e Vittorio De Sica. Il quarto capitolo di "Pane, amore e..." lascerà Sorrento e l'Italia e si trasferirà in Spagna, più precisamente in Andalusia. Da qui il titolo "Pane, amore e Andalusia".

Il terzo capitolo si differenzia dai due precedenti firmati da Comencini per l'aurea di maggiore frivolezza e spensieratezza capaci di rendere la pellicola ancora più godibile. Donna Sofia non fa di certo rimpiangere la precedente protagonista femminile (Gina Lollobrigida): anch'essa contribuisce a rinfrescare con nuova sensualità l'intero prodotto, facendolo diventare un vero e proprio must italiano a livello internazionale. Tanti auguri!