Risultato importante per il nuovo disco diMarco Mengoni, 'Le cose che non ho',che a meno di un mese dall'uscita ottiene già il Doppio Platino, come annunciato in un post sul suo profilo ufficiale Facebook. Un album composto da undici brani che, in molti casi, portano la firma dello stesso Mengoni, sintomo evidente della sua vocazione cantautorale. Tra le undici canzoni spiccano: 'Solo due satelliti', musica e parole di Giuliano Sangiorgi, e 'Rock Bottom', unico pezzo in inglese, che porta la firma di Sia Furler e Chris Bride. Mentre il primo singolo estratto è: 'Ti ho voluto bene veramente', frutto della collaborazione tra lo stesso Mengoni e Fortunato Zampaglione, che già avevano lavorato insieme per 'Guerriero'.
Il singolo: Ti ho voluto bene veramente
Il singolo, che ha anticipato l'uscita del nuovo album di Marco Mengoni è: 'Ti ho voluto bene veramente'. Una canzone che, oltre a consolidare la collaborazione con Fortunato Zampaglione, ha già ottenuto un'incredibile numero di views sul canale Vevo del cantante. Infatti, il videoclip è stato caricato il 16 ottobre e, ad oggi, ha quasi raggiunto 21 milioni di visualizzazioni. Un videoclip davvero suggestivo per la regia di Niccolò Celaia e Antonio Usbergo,in cui Marco Mengoni rievoca il legame con un passato prossimo, in cui è avvenuto il distacco con una persona 'a cui si è voluto bene veramente'. Suggestiva anche la cornice in cui è ambientato il videoclip, infatti, come anticipato dallo stesso Mengoni, in una recente intervista a Che tempo che fa, il video è stato interamente girato in Islanda.
Un paesaggio esterno freddo, grigio, con un cielo completamente ricoperto di nuvole, quasi a voler ricercare un contrasto forte con la densità emotiva che la voce di Marco e il testo della canzone riescono a trasmettere. Una canzone dal testo semplice, ma non banale, in cui Mengoni affronta un tema molto delicato: la perdita di una persona amata. Un testo che ha l'incredibile pregio di non evocare immagini scontate, ma soprattutto che porta in sé un messaggio estremamente positivo, perché il 'vero senso' di qualsiasi viaggio, fisico o metafisico, è la 'meta'.