David O. Russel, con il film Joy, è alla sua ottava produzione e ha ancora fatto centro. Dopo quell'indimenticabile thriller 'American Hustle-l'apparenza inganna' che gli ha permesso di guadagnare 10 nomination all'Oscar e che ha raccontato il piano messo in piedi dall'FBI per incastrare una coppia di truffatori, ecco arrivare il film Joy, che racconta le peripezie e la fatica compiuta da Joy Mangano per diventare l'impreditrice a capo della produzione del mocio. E il film corre come un treno nel mostrarci e nell'irridere i mali di tante famiglie americane e non, con genitori separati, invidie e rivalità tra fratelli, matrimoni spezzati e figli da crescere nel bailamme giornaliero.

La protagonista all'interno di una famiglia allargata e caotica

La vita della giovane Joy s'inquadra all'interno di una famiglia allargata, con una madre, che per lo choc del fallimento del matrimonio vive tutto il giorno distesa a letto a bersi soap opera e un padre da accudire dopo i rientri dalle convivenze fallite con le donne di turno. In più per lei anche un marito da cui si è separata da due anni e che vive nello scantinato della sua casa e una figlia da crescere. Curioso come con una televisione sempre accesa su telenovelas il linguaggio di tutti si adegui alle espressioni di quei dialoghi. Ma su questo mondo di nevrastenici e fuori di testa aleggia la nonna, e sarà lei che crederà nella protagonista e la sosterrà psicologicamente.

Il film vede la partecipazione di Robert De Niro nei panni del padre di lei, di Isabella Rossellini nel ruolo dell'ultima compagna del padre, e di Bradley Cooper, nella parte del re delle televendite. Inutile dire che oltre all'invenzione del mocio i problemi si accumuleranno quando l'arnese dovrà essere commercializzato, e qui entrerà in scena quello stupendo attore che è Bradley Cooper che riuscirà ad aiutare la talentuosa Joy e le permetterà di sfondare.

Ma le peripezie saranno innumerevoli ancora e la bellezza di questa grande imprenditrice sarà proprio nel coraggio con cui da sola affronterà i ladri di brevetto, i furfanti texani e tutto quel mondo di corrotti che si aggirano intorno al mondo dell'imprenditoria americana.

Da sola affronterà tutti e da sola riuscirà a venire fuori da un sicuro fallimento.

La capacità del regista sta nel raccontare l'humus quotidiano che avvolge la protagonista, la sua incrollabile disponibilità verso tutti e il suo stato di perenne lottatrice, sola, contro un mondo di furfanti, dentro e fuori della famiglia. Un film da vedere per le straordinarie capacità del regista newyorchese e per quella altrettanto straordinaria interprete, Jennifer Lawrence in una storia in cui le cenerentole, alla fine, ma solo alla fine, riescono a vincere.