Oggi è un giorno molto triste per il mondo della musica e non solo, è notizia di stamane quella della Morte di uno dei più grandi artisti che ci siano mai stati: Leonard cohen. Le cause del decesso non sono state ancora rese note ma quello che è certo è che la sua dipartita lascia un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo ha amato ma anche di tutti i musicisti che ha ispirato. Vediamo dunque di ripercorrere insieme alcune tappe della sua carriera.

Una vita tra la poesia e la musica

Leonard Cohen nasce da una famiglia ebrea il 21 settembre 1934 a Montreal.

Dopo aver passato la sua infanzia in uno dei quartieri più ricchi e conosciuti del Canada, il Westmonunt, si iscriverà all'Università McGill dalla quale uscirà laureato in letteratura inglese con voti brillanti. Dopo una carriera da poeta durante la quale scriverà e pubblicherà svariati libri e raccolte, nel 1967 inizierà il suo percorso musicale incidendo il suo primo disco solista: "Songs of Leonard Cohen". L'album trattava temi pesanti e difficili per un'epoca dominata da una facciata di gioia e felicità pertanto non fu pienamente apprezzato anzi ricevette critiche pesanti venendo definito come troppo cupo, triste e carico di negatività. L'artista negli anni seguenti pubblicò svariati dischi di successo e diversi capolavori che lo hanno reso celebre come "Suzanne", "Halleluja" e "Seem so long ago Nancy" tanto per citarne alcune ma basterebbe prendere un suo disco a caso.

Leonard Cohen: una fonte di ispirazione!

L'artista diventerà negli anni una fonte di ispirazione per molti cantautori quali Bob Dylan, Jeff Buckley o gli italiani Fabrizio De André che lo ha omaggiato con una bella traduzione di classici come Suzanne e Jean of Arc, Vecchioni e persino i Modena City Ramblers. Basta pensare a quanti cantanti hanno interpretato la sua splendida Halleluja, tra i quali Buckley in una versione molto particolare e sentita, per capire il grande rispetto e la grande considerazione che il mondo della musica aveva per lui.

Dylan in un intervista ammise di ammirare Cohen per la sua capacità di realizzare opere d'arte in musica, stupendosi del fatto che facesse passare molto tempo tra un disco e l'altro mentre lui scriveva testi e canzoni anche in pochi minuti.

Un genio timido e introspettivo

Cohen era un genio assoluto che ha rivoluzionato la musica scrivendo testi che non erano solo canzoni ma opere letterarie di altissimo valore, temi come la morte, la solitudine, la depressione ma anche religione e giustizia sociale sono al centro della sua musica descritti in maniera visionaria e moderna.

Ma la sua genialità aveva come contraltare la sua forte timidezza tanto che in gioventù ebbe problemi a riuscire ad esibirsi e l'allora casa discografica dovette arredare lo studio come la sua stanza da letto. Chissà se oggi la sua anima si trova ancora sull'isola greca Hydra oppure se sta ancora pensando al prossimo capolavoro con il quale avrebbe deliziato le nostre orecchie e il nostro cuore? Addio Leonard Cohen, addio grande poeta.