E' un momento straordinario della carriera di Antonio Albanese: alla maturità artistica si uniscono il riconoscimento pubblico sempre più rilevante e la dimostrazione di essere davvero un grande uomo di cinema.

Un grande attore e regista

Antonio Albanese ha fatto la gavetta, ha studiato, non è un baciato dalla fortuna. Certo ha avuto anche la grande intuizione di capire che la sua strada era la comicità e non di certo quella banale e superficiale, ma quella che spesso è condita di profondità, intensità, introspezione.

Il 7 dicembre scorso Albanese ha ricevuto l'Ambrogino d'oro, il più alto riconoscimento di Milano agli artisti che operano nel contesto meneghino.

Antonio non è di origine milanese...ma da tempo ha eletto la grande metropoli del Nord come punto centrale della propria attività.

Antonio Albanese è uno straordinario Comico che in vari programmi televisivi ha creato personaggi davvero coinvolgenti, che poi spesso ha trasferito in vari film da lui interpretati.

Possiamo innanzitutto ricordare Vesna va Veloce, di Carlo Mazzacurati, del 1996, e lo stesso anno il suo Uomo'd'acqua dolce, che segna l'inizio della carriera da regista. Nel 1998 è ottimo interprete in Tu ridi, di Paolo e Vittorio Taviani, mentre l'anno seguente dirige e interpreta il bellissimo La fame e la sete, che segna senza dubbio un momento speciale della sua carriera. Nel 2000 torna a essere diretto da Carlo Mazzacurati in La lingua del santo, e qui Albanese fa emergere sempre più la propria abilità nell'intrecciare comicità e bravura artistica.

Nel 2002 torna alla regia, con Il nostro matrimonio è in crisi, ma una interpretazione davvero eccezionale quanto a intensità la possiamo vedere in E' già ieri , di Giulio Manfredonia.

Poi lo troviamo in diversi film di un certo impegno come La seconda notte di nozze, del 2006, di Pupi Avati, mentre nel 2007 è a fianco di Margherita Buy in Giorni e Nuvole, di Silvio Soldini.

Nel 2009 viene addirittura diretto da Francesca Archibugi, che di certo non propone film superficiali..., in Questione di cuore.

Nel 2011 torna a essere diretto da Giulio Manfredonia in Qualunquemente, film di cui Antonio è anche sceneggiatore assieme a Piero Guerrera, dove ripropone il personaggio di Cetto La Qualunque, abbondantemente presentato in precedenza in tv.

Nel 2012 sempre Manfredonia lo dirige in Tutto tutto niente niente, dove di nuovo Antonio è co-sceneggiatore con Guerrera. Qui addirittura supera se stesso, interpretando i tre personaggi principali, e cioè Cetto, Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato.

L'anno seguente troviamo Albanese in L'Intrepido, per la regia di Gianni Amelio. Poi nel 2015 è diretto da Sergio Rubini in Dobbiamo parlare, in cui è l'interprete principale assieme a Rubini stesso. Impossibile poi non ricordare in seguito la sua presenza straordinaria in L'abbiamo fatta grossa, a fianco di Carlo Verdone, che è anche il regista del film.

Ma non è finita...Il 14 febbraio esce al cinema Mamma o papà?, dove lo troveremo a fianco di Paola Cortellesi, e infine, entro il 2017 uscirà nelle sale cinematografiche il film A Casa, da lui diretto e interpretato, e che Albanese ha finito di girare da poco tempo.