In attesa della prossima edizione de I Dialoghi di trani, è giunta a Trani la scrittrice Dacia Maraini. L'evento è stato organizzato in collaborazione con la libreria 'La Biblioteca di Babele' e il patrocinio del Comune di Trani ed ha riscontrato un grande successo, considerate le numerose persone presenti. L'autrice de "Il treno dell'ultima notte", "Donna in guerra" e "L'amore rubato" ha parlato della Bellezza, il tema scelto per la prossima edizione dei 'Dialoghi di Trani', e del suo ultimo lavoro letterario "La bambina e il sognatore", libro edito da Rizzoli.
Dacia Maraini e il tema della Bellezza
L'incontro si è aperto con una riflessione sul tema della bellezza e sul suo significato profondo. Per la scrittrice, la bellezza promossa dalla 'cultura del mercato' è destinata a perdersi perché si nutre solo di sé stessa, mentre quella vera sia con il fattore puramente estetico, sia con l'etica: senza regole non c'è bellezza. Per Dacia Maraini, inoltre, si può definire bellezza il volontariato, gli insegnanti, chi lavora con onestà, chi crea progetti insieme, chi dice il vero. La scrittrice, in seguito, ha parlato anche dell'importanza della poesia come forza consolatrice e come mezzo per superare le difficoltà.
Una riflessione sulla scuola
Dacia Maraini, in numerose interviste, ha avuto modo di esprimere la sua idea sulla condizione attuale della Scuola italiana e, anche a Trani, la scrittrice è ritornata sull'argomento sottolineando che 'la scuola in quanto struttura è in sfacelo' sebbene ci siano 'insegnanti con una passione tale da tenerla sempre in vita'.
La professione dell'insegnante, secondo la scrittrice, è stata deprivata della sua autorità e del suo prestigio perché si è creata un'idea di scuola simile ad un'azienda. Ma l'obiettivo della scuola non è quello di produrre, bensì di formare i cittadini.
La vita in un campo di concentramento del Giappone
Uno dei momenti più emozionanti dell'intervista condotta dalla giornalista Maria Paola Porcelli alla scrittrice e saggista è stato il racconto dei momenti vissuti in un campo di concentramento giapponese.
Dacia Maraini ha raccontato dei giorni in cui, dopo il rifiuto dei genitori di aderire alla Repubblica di Salò, insieme alla sua famiglia è stata internata in un piccolo campo di concentramento dove ha vissuto sulla sua pelle l'orrore della violenza. Da qui ha raccontato alcuni aneddoti di quei giorni fino alla liberazione finale.