La Pinacoteca civica di Ancona ospita dal 30 giugno al 30 novembre una mostra incentrata su due opere di Tiziano: la Pala Gozzi e la Crocifissione. Un connubio tra il Comune di Ancona, la Regione Marche, l’Autorità Portuale del Mare Adriatico Centrale e MSC Crociere, a stigma di una sentita collaborazione tra pubblico e privato, con l’intento di assemblare l’assetto culturale e turistico. Sia la senatrice, Silvana Amati, che il sindaco, Valeria Mancinelli, hanno puntato su una riqualificazione del centro storico, con il focus nel porto marittimo, situato nelle vicinanze della Pinacoteca, dimostrando la ferma volontà di ovviare alla crisi dovuta al terremoto, che ha comportato il trasporto della Crocifissione di Tiziano dalla Chiesa di S.

Domenico, danneggiata dalle scosse sismiche.

Vita e stile di Tiziano

Tiziano (Pieve di Cadore 1488-Venezia 1576) è uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano. Si rivelerà un abile imprenditore di sé stesso e la sua fulgida carriera darà prova della sua genialità. Fautore della scuola di pensiero della superiorità del disegno sull’uso del colore, costui innoverà gli schemi prospettici e la dimensione spaziale delle scene rappresentate. La sua ricerca sarà improntata alla ricerca dell’effetto luminoso conferendo una plasticità alle figure, caricandole di una maturità espressiva. La morbidezza delle linee e l’equilibrio nelle proporzioni deputano la sua Arte lo specchio del sentire rinascimentale.

Due opere a confronto

La mostra “Tiziano & Tiziano-due capolavori a confronto”, è curata dal prof. Stefano Zuffi, che ha proposto questo itinerario con l’obbiettivo di mostrare la distanza tra due punti stilistici del pittore, rappresentati dalla Pala Gozzi (1520) e dalla Crocifissione (1558). Il cammino umano e artistico che il maestro di Pieve ha compiuto muove da un’armonia e misura nel tratto e nei contorni, fino a una “degenerazione” dei contorni e un oscuramento del colore nella fase più matura.

Compiute a distanza di quarant’anni l’una dall’altra le due opere offrono anche uno spaccato del contesto storico-sociale in cui versava l’Italia tra Riforma e Controriforma.

Un progetto espositivo che, per far fronte alla crisi postuma al sisma, parte dalla valorizzazione culturale, mettendo in dialettica due tele che raffigurano due modi di sentire differenti sottolineando il passaggio sia umano che stilistico avvenuto.