Una foto in bianco e nero e poche righe: 'Ciao papà, ora sei libero di volare'. Il triste tweet di Elisabetta Villaggio ha fatto il giro del web e reso triste e cupo il risveglio del lunedì. Questa volta fantozzi in Paradiso non è soltanto uno degli irresistibili capolavori di quel mito che risponde al nome di Paolo Villaggio. Il comico genovese è deceduto all'età di 84 anni al Policlinico Gemelli di Roma. Il diabete è stato più forte delle terribili punizione del duca conte Barambani o della visione de «La Corazzata Potemkin» nel giorno in cui l'Italia si ferma per la sfida degli azzurri contro i maestri inglesi.
L'attore genovese ha fatto sorridere generazioni di italiani con personaggi come il professor Franz e Giandomenico Fracchia. La saga del ragionier Ugo Fantozzi ha rappresentato il capolavoro di uno dei maestri della comicità italiana. Diversi anni Villaggio raccontò in un'intervista al Corriere della Sera di essersi ispirato ad un dipendente che lavorava in un sottoscala della Cosider: 'Ho conosciuto realmente il ragionier Ugo: si chiamava Bianchi'.
Il primo Fantozzi sulle pagine dell'Europeo
Per il comico quell'uomo rappresenta il piccolo borghese italiano che vive nella mediocrità ed è incapace di ribellarsi alle angherie dei superiori nei confronti dei quali si mostra debole e servile. Il ragionier Ugo fa il suo esordio sulle pagine dell'Europeo dove Villaggio inizia meticolosamente a mettere a punto la sua opera più importante.
Nei racconti fantozziani entrano con il passere delle settimane personaggi assurdi come ila remissiva signora Pina, la mostruosa figlia Mariangela e il maldestro ragionier Filini. Prima di diventare un film, con la regia di Luciano Salce, Fantozzi fu un best seller. L'opera sbancò in libreria nel 1971 e fu tradotta anche in russo.
Termini come 'venghino', 'vadi' e 'dichi' costituiranno l'inconfondibile vocabolario fantozziano.
Il 'vocabolario' del ragionier Ugo
Nel 1975 l'impacciato ragioniere fa il suo esordio nelle sale cinematografiche con un successo senza precedenti. Villaggio replicò l'anno successivo con il secondo tragico Fantozzi prima di una breve pausa.
Nel 1980 il ragionier Ugo torna a far sorridere le sale cinematografiche italiane. Dalla riscossa alla pensione fino alla clonazione ad inizio 2000 a concludere il lungo percorso di una maschera diventata simbolo della comicità all'italiana. Da Gassman a Fellini passando per Nanni Loy e Pozzetto fino a conquistare il palco di Sanremo. La sua strepitosa carriera è stata impreziosita da un Leone d'ore e dal David di Donatello.