Magister Giotto è la mostra che Venezia dedica a Giotto nei grandi spazi della Chiesa della Misericordia e che invitiamo vivamente a visitare non solo per la particolarità e la completezza del percorso (viene presentato il Giotto di Assisi, di Firenze, e di Padova nella duplice attività di pittore e architetto), ma per il rigore scientifico con cui questa ricostruzione viene effettuata, sempre e soltanto con mezzi multimediali.
Caratteri della mostra
La cosa che più stupisce in questa operazione è anche il luogo in cui è collocata. La Scuola Grande della Misericordia è posta all'interno della Chiesa della Misericordia, poco distante dalla stazione di Santa Lucia, in un'area ristrutturata di recente di 28.000 mc, con altezze che ricordano la basilica di Santa Maria degli Angeli ricavata dalle Terme di Diocleziano (Michelangelo) e con uno spazio che la pone come seconda in ordine di grandezza dopo Palazzo Ducale.
La mostra MAGISTER GIOTTO si avvale della direzione artistica di Luca Mazzieri, autore e regista, e della direzione esecutiva di Alessandra Costantini, architetto e progettista. Curata da Alessandro Tomei, professore ordinario di storia dell'Arte medievale presso l'Università 'G. D'Annunzio' Chieti-Pescara e da Giuliano Pisani, filologo classico, offre al visitatore la possibilità di ammirare tutte le scene presenti ad Assisi e nella Cappella degli Scrovegni, a Padova, attraverso immagini proiettate ed una voce, quella di Luca Zingaretti, che accompagna nella spiegazione dei dipinti e nell'osservazione dei tanti dettagli con cui Giotto racconta le sue storie.
Il visitatore che si accinge a compiere questo singolare percorso della durata di 45 minuti riceverà una particolare cuffia, sarà accompagnato nelle sette stanze in cui si dipana il percorso e potrà ammirare, proiettate su schermi ad alta definizione, sia gli affreschi di Assisi che quelli degli Scrovegni per poi immergersi e perdersi nel cielo stellato della cupola degli Scrovegni.
A proposito degli Scrovegni una nota in più, l'aggancio con la Missione Giotto nel 1986, realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea, che per la prima volta nella storia riuscì a scoprire la Cometa di Halley, dipinta nell'Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni a Padova.
Importanza della svolta giottesca
Che Giotto sia stato l'artefice dell'uscita della pittura dai modelli tardobizantini, che come il Goldoni in teatro abbia spezzato definitivamente i vincoli con i vecchi moduli rappresentativi della tradizione, inventando la pittura dal vero, e che sia stato forte in lui l'impulso a raccontare e rappresentare la realtà delle figure che vivevano le vicende di Francesco e quelle di Padova è tacito.
Ma vederle sfilare tutte davanti ai nostri occhi affiancate dalle parole di Luca Zingaretti è veramente una lezione magnifica, che si accresce di emozione pensando alla suggestione del luogo. Chi entra negli ambienti della Chiesa della Misericordia trova al suo ingresso una copia del crocifisso di Giotto che sovrasta la scena, e in fondo un pianoforte a coda che allieta la pausa dei visitatori. L'iniziativa è stata presa per i 750 anni della nascita di Giotto.
La mostra rimarrà aperta sino al 5 novembre per trasferirsi poi a Tokio ed a Kyoto in Giappone nella primavera del 2018.