"Barry Seal", interpretato da Tom Cruise, è un film da vedere perché ripercorre la storia di un pilota della Louisiana che ebbe un ruolo decisivo nelle vicende sudamericane e nella storia di paesi come il Nicaragua e la Colombia. La ricostruzione di vicende complesse e decisive negli anni dell'amministrazione Reagan è stata affidata ad un ottimo regista, Doug Liman, che è riuscito a mostrare la serie di intrecci che che l'aviatore statunitense è riuscito ad allacciare prima con la Cia, poi con Escobar e, infine, anche con il presidente Ortega.
Peculiarità del film
La peculiarità della narrazione sta nel ricorso ad una telecamera attraverso la quale il protagonista filma il suo volto e i pensieri che si avvicendano prima e dopo le sue azioni che in un primo momento sono positive ma poi, accecato dall'entità dei guadagni, diventano illecite.
Tra gli aspetti più interessanti che ritroviamo nella pellicola c'è l'incarico affidato dalla Cia al pilota di portare fucili ai soldati che combattevano contro le milizie comuniste. Incredibile ma vero, quei fucili, in realtà, venivano prelevati dai narcotrafficanti del cartello di Medellin che, grazie al contributo illecito dell'aviatore, divenne il più potente del Sudamerica.
Grazie al suo aereo, la cocaina veniva prelevata dalla Colombia e scaricata sul territorio degli Stati Uniti, gettata in aree selvatiche e diffusa poi in tutto il paese.
I guadagni, così, arrivarono alle stelle, anche se al contempo aumentarono anche i rischi e pericoli. Nonostante ciò, nel lungometraggio il protagonista continua a documentare, tramite la sua telecamera, tutte le disavventure alle quali va incontro e che creano problemi non solo a se stesso, ma anche alla sua famiglia.
Gli enormi introiti di questo commercio illecito ingolosiscono anche il presidente Ortega, e così la guerriglia nel Centro America diventa sempre più aspra.
La Cia, quando comprende il triplo gioco del pilota, interviene per porre fine alle sue attività. Da questo momento, infatti, Barry Seal comincia ad andare incontro alla fine: arrestato e finito sotto processo, inizia a raccontare gran parte dei segreti legati al Cartello di Medellin. La sua collaborazione con la giustizia, inevitabilmente, ne decreterà la morte per mano della malavita.
Tuttavia, grazie soprattutto alle informazioni da lui rivelate alle autorità, diversi boss del Cartello di Medellin vengono arrestati e sarà fatta giustizia.
Nella pellicola viene riportato anche il ruolo di addestratore e di organizzatore di un esercito che ha ricoperto Barry Seal e, al contempo, ci si sofferma anche sullo scandalo dei Contras. Siamo di fronte, dunque, ad una sorta di documento storico molto importante per comprendere segreti e complotti che si annidavano dietro la facciata pulita del paese che lotta sempre e comunque per la libertà.
Lavoro egregio quello diretto da Liman, ricco di colpi di scena, di suspense, e atto a ricostruire le atmosfere di quegli anni, ma soprattutto capace di soffermarsi sulla "tripla vita" di Barry Seal che, nel corso della sua esistenza, è riuscito a lavorare quasi contemporaneamente per la Cia, per Medellin e per il presidente Ortega.