E' iniziato tutto neanche una decina di giorni fa, sull'onda dello scandalo Weinstein, con la denuncia di molestie da parte del giovane attore Anthony Rapp, e per l'attore statunitense Kevin Spacey non sembrano più placarsi le polemiche. Prima l'accusa del figlio di Richard Dreyfuss che accusò il divo di averlo toccato nelle parti intime davanti al padre, poi la notizia del "Sun" di un presunto festino a luci rosse sulla costiera amalfitana (set di alcune riprese del film "Gore", pellicola incentrata sulla vita dello scrittore Gore Vidal) a bordo di uno yacht di lusso, ora, notizia da poco lanciata dalle agenzie, di una nuova accusa.

Questa volta a puntare i riflettori sul celebre protagonista di film di successo quali "American Beauty", "The big kahuna" e della serie tv pluripremiata "House of cards", é Heather Unruh, conduttrice televisiva americana, che sostiene la tentata violenza dell'attore nei confronti del figlio diciottenne, nel luglio del 2016, in un ristorante di Boston. Interessante notare, in questo caso come nel caso del figlio di Richard Dreyfuss, come la vittima, pur essendo adulto e in compagnia della madre e dell'attore nello stesso ristorante, abbia aspettato l'onda lunga dello scandalo e della pubblicità per denunciare l'attore. Dalla denuncia di Rapp, alla confessione e alle scuse di Spacey che dichiarò di non ricordarsi dell'avvenimento ma che non negò la possibilità del fatto, imputando la colpa all'alcool, la carriera di Spacey sembra aver avuto un brusco stop dal quale sarà difficile rialzarsi; specie in una realtà, come quella statunitense, pronta a gridare allo scandalo ma abilmente affamata di scandali per vivere.

Se in un primo momento era stata decisa a sorpresa la fine della serie "House of Cards" (le riprese si stanno concludendo in questi giorni), ora, dopo la decisione di Netflix di bloccare la postproduzione di "Gore", si aggiunge anche il ritiro dal festival annuale dell'American film Institute, da parte della Sony, del nuovo film di Ridley Scott "Tutti i soldi del mondo", incentrato sul rapimento del celebre miliardario J.P.Getty e pellicola su cui l'attore statunitense puntava per vincere il suo terzo premio Oscar.

E' finita la carriera di Spacey? Per ora sembrerebbe di si. Ma non é detto che l'industria cinematografica statunitense, tra qualche anno, quando l'eco degli scandali si sarà attenuato, non decida di girare un film sulla sua vita, scritturando proprio lo stesso attore per interpretare sé stesso. Non sarebbe una novità.E la giostra, se pur rotta, tornerebbe a girare per l'ormai ex divo americano.