È fondamentale per ognuno di noi che vuole arricchire il proprio bagaglio culturale e sviluppare un proprio pensiero critico avere delle conoscenze di filosofia. La filosofia da sempre è motore immobile del pensiero umano, ed è bene conoscerne i principali filoni. Questo articolo si ripropone di presentare alcune delle correnti più significative, in maniera chiara e sintetica ma tale da sciogliere dubbi e tipici fraintendimenti.

Nichilismo

Quando leggiamo nichilismo, subito tendiamo ad associare questo pensiero a Nietzsche, ma è davvero così?

La radice della parola "nichilismo" deriva dal latino nihil, che significa "nulla", ed è più di una semplice parola, il termine nulla ha una grande valenza in filosofia metafisica e teoretica, al punto da aver generato questa corrente di pensiero.

L'idea chiave è la mancanza di fiducia nel significato o nella sostanza di un determinato pensiero filosofico. Ad esempio, il nichilismo morale sostiene che i fatti morali non possano esistere; il nichilismo metafisico sostiene che non possiamo avere fatti metafisici; Il nichilismo esistenziale è l'idea che la vita non può avere un significato e che nulla ha valore, ed in effetti nella cultura popolare questo è il pensiero che viene principalmente associato al nichilismo.

Al contrario di quanto si creda, Nietzsche non era un nichilista. Piuttosto, ha scritto sui pericoli posti dal nichilismo mettendo in guardia e offrendo soluzioni per evitarlo. I nichilisti nel senso stretto del termine sono indubbiamente quelli che prendono i passi dal movimento russo partendo dalla figura di Dmitrij Pisarev.

Esistenzialismo

L'esistenzialismo è una scuola di pensiero originata dal lavoro di Soren Kierkegaard. L'esistenzialismo si concentra sui problemi posti dal nichilismo. Qual è lo scopo della vita se la vita non ha uno scopo intrinseco, dove possiamo trovare valore dopo la morte di Dio e come affrontiamo la conoscenza della nostra inevitabile fine?

Gli esistenzialisti fanno anche domande sul libero arbitrio, sulla scelta e sulle difficoltà di essere un individuo. Sostanzialmente si abbandona la filosofia come sapere sistematico e astratto, e si guarda ad essa come desiderio dell’individuo nella ricerca del significato e della possibilità dell'"esistenza", il modo cioè d'essere specifico dell'uomo, caratterizzato dall'irripetibilità e dalla precarietà.

Tra gli autori più noti anche Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e Martin Heidegger. Albert Camus era associato al movimento, ma si considerava indipendente da esso.

Stoicismo

Una filosofia popolare nel mondo antico, sia in Grecia che a Roma, e praticata oggi da molte persone in ambienti ad alto stress.

Lo Stoicismo è una scuola che si concentra su come vivere in un mondo in cui le cose non vanno a modo tuo. Sta piovendo quando hai appena cerato la tua auto? Accettalo. La signora alla scrivania accanto a te suona come un gatto morente quando parla? Accettalo e passa al prossimo problema. L'idea al centro di tutto è l'accettazione di tutte le cose che sono al di fuori del tuo controllo. Il dolore passerà, quindi la cosa migliore da fare è concentrarsi su ciò che puoi controllare.

Gli stoici famosi comprendevano Zenone di Citium fondatore della scuola che prende il nome dal posto dove erano soliti riunirsi: la Stoà Poikìle; Seneca e Marco Aurelio. Oggi molti atleti fanno affidamento sullo stoicismo per aiutarli a concentrarsi sulle loro prestazioni durante la competizione, piuttosto che sulla performance degli avversari.

Edonismo

L’edonismo pone al centro del suo pensiero l’idea che il piacere e la felicità che ne conseguono siano l’unica cosa ad avere valore. Questa idea è stata sostenuta da molte altre scuole attraverso la storia, in particolare gli utilitaristi. La felicità è spesso interpretata come piacere, ma questo ha dato luogo a molti fraintendimenti, nella cultura popolare spesso si è associato al piacere l’idea di depravazione, il pensatore greco Epicuro fondatore dell’edonismo lo legava a un sistema di etica della virtù basato sulla moderazione.

Sosteneva che la moderazione portava alla massima felicità per l'individuo nel lungo periodo.

La parola "edonistica", quando usata come attributo, si riferisce a questa scuola solo in quanto molti pensatori edonistici vedevano anche il piacere come la chiave per una buona vita. Molti filosofi edonisti consideravano il piacere una specie di felicità, ma pochi lo ritenevano la "sola" felicità. La maggior parte dei filosofi edonisti direbbe che si dovrebbe leggere un libro piuttosto che ubriacarti, dato che leggere è un tipo di felicità più alto che essere stordito dall’alcol.

Famosi edonisti includono Jeremy Bentham, e Michel Onfray.

Neopositivismo

Ti sei mai chiesto se possiamo basare tutto sulla logica e sulle prove empiriche?

I neopositivisti hanno fatto un buon tentativo, finché non sono arrivati ad un vicolo cieco. Questo pensiero era popolare negli anni '20 e '30 e si concentrava sull'idea delle verifiche, che cercavano di basare tutte le conoscenze su dati empirici o su tautologie logiche. Con questa idea metafisica, etica, teologia ed estetica non possono essere studiate filosoficamente in quanto non offrono idee con valori di verità. Tuttavia il principio fondamentale del verificazionismo non può essere dimostrato che sia vero, ponendo un problema irrisolvibile per la scuola, un po’ come il famoso detto “chi controlla il controllore?”.

La scuola è stata in gran parte infruttuosa nel suo lavoro, e ha subito un duro colpo quando Ludwig Wittgenstein ha ritrattato il suo precedente lavoro a favore delle idee della scuola, ed ha completamente cambiato rotta.

La scuola aveva ancora una grande influenza, in particolare sul lavoro di Karl Popper e Wittgenstein, che lavoravano così duramente per confutarne i principi fondamentali.

Famosi membri del movimento comprendevano Bertrand Russell, Ludwig Wittgenstein e il Circolo di Vienna. Tutti erano brillanti, e dopo il declino della scuola la maggior parte di loro deviò su altri progetti.

Razionalismo

Se i nostri sensi sono spesso fallaci, come possiamo mai fidarci di loro per ottenere la giusta realtà? Questo è il principio chiave del razionalismo, l'idea che la conoscenza debba venire principalmente dalla ragione e dal pensiero, piuttosto che dall'evidenza empirica.

È una idea molto presente nella storia del pensiero.

I pensatori che sostenevano il razionalismo includevano Socrate, Cartesio, Spinoza e Leibniz. La loro visione era solo la ragione poteva rivelare le grandi verità del mondo, è in gran parte caduta in disuso in favore di un gruppo più diversificato di metodi per trovare la verità. Il filosofo britannico Galen Strawson ha mostrato il limite degli approcci razionalistici alla conoscenza quando ha detto: "puoi vedere che è vero solo stando sdraiato sul tuo divano, non devi alzarti dal divano ed uscire ad esaminare il modo in cui le cose sono nel mondo fisico, non devi fare scienza." Conveniente, ma non più sufficiente. Oggi, molti pensatori combinano nozioni razionaliste con dati empirici.

Relativismo

Il relativismo è l'idea che la verità sia relativa alla prospettiva o alle considerazioni individuali. Questa idea può essere applicata anche alla morale o alla verità stessa, sostenendo che non ci sono fatti morali o verità assolute, con il motto che potremmo così riassumere “non esistono fatti o verità, ma solo loro interpretazioni”. Allo stesso modo il relativismo situazionale postmoderno è un'idea di etica in cui una regola deve essere seguita in tutte le condizioni tranne che per alcuni casi limite, casi nel quale dovremmo seguire una regola diversa o alternativa. Ad esempio: non uccidere a meno che non si salvino vite in questo modo. Questa idea, in una forma rivista, è stata supportata dal filosofo americano Robert Nozick nel suo libro Anarchia, Stato e Utopia

Molti di voi hanno probabilmente familiarità con l'idea di "relativismo culturale" che è la nozione secondo cui la moralità di due culture diverse non può essere paragonata e una persona al di fuori di una cultura non può criticare i valori e la moralità di un'altra.

Questa idea è sostenuta da pochi grandi filosofi, come ad esempio Oswald Spengler, ed è generalmente considerata controproducente da parte di coloro che lavorano nell'etica; anche se alcune correnti ritengono che si possa considerare Protagora il primo relativista, con il suo celebre passo in cui dice che “l’uomo è misura di tutte le cose”.

Marxismo

Il marxismo è una scuola basata sulle idee espresse da Karl Marx, il filosofo tedesco del XIX secolo, e le idee correlate che altri hanno aggiunto dopo la sua morte. Le sue idee chiave sono tutte critiche al capitalismo, come l'idea che il modo di produzione capitalistico ci allontani dai risultati del nostro lavoro, dalla tendenza del capitalismo alla sovrapproduzione e al conseguente collasso, e dalla teoria del valore del lavoro.

Ha anche proposto alcune idee per aiutare a risolvere i problemi che ha trovato nel capitalismo, molte delle quali meno radicali di quanto si possa supporre.

Il marxismo culturale formatosi dalle originarie idee di Marx, non è quello che molti giovani pensano che sia. In realtà è un metodo per criticare una società consumistica che riduce tutto a una merce e ai fenomeni di mercificazione di massa che raggiungono tutte le parti della nostra vita. È stata proposta da filosofi tedeschi che non amavano neanche il sistema sovietico, questi facevano parte della celeberrima Scuola Di Francoforte composta da Benjamin, Horkheimer, Adorno, Marcuse e Habermas, quest’ultimo ancora vivente e facente parte del parlamento europeo.

I marxisti più famosi oltre quelli già citati sono Lenin, Stalin, Mao e Slavoj Zizek; sebbene tutti gli individui elencati siano stati chiamati eretici per un verso o per un altro da altri marxisti. Ironia della sorte, lo stesso Marx ha affermato di non essere marxista. Persino negli usa abbiamo un movimento neomarxista capeggiato da Axel Honneth. Queste sono solo alcune delle più note correnti, ma naturalmente il mondo della filosofia presenta tante altre prospettive interessanti da indagare.