Siamo a Dicembre e ormai il Natale, la festa tanto attesa e desiderata da grandi e piccini, è alle porte e non c'è modo migliore di prepararsi che andando al Cinema. Sarà in uscita in tutte le sale italiane, infatti, il nuovo film del regista indiano Bharat Nalluri distribuito da Notorious Pictures e prodotto da Robert Mickelson e Paula Mazur, "Dickens. L'uomo che inventò il Natale". Il film si allontana completamente dalla concezione del Natale che la religione cristiana vuole imporre ormai da secoli e per questo offre a Dickens il titolo di colui che ha inventato il Natale.

Queste supposizioni di Nalluri non nascono da semplici fantasie di un bambino, ma da veri e propri studi della famosa opera dell'autore inglese "Il canto di Natale". Il libro, diventato uno dei maggiori best seller di tutti i tempi se non uno dei maggiori capolavori dell'autore, ha formato e plagiato la cultura Occidentale dando vita, oltre duecento anni fa, a quelle che sono le tradizioni natalizie che tutti siamo abituati a seguire. Partendo dai regali materiali fino ad arrivare alle promesse morali di essere tutti un pò più buoni. Probabilmente questo modo di vedere il mondo tra il 24 e il 26 dicembre ha sempre influenzato un pò tutti noi che tendiamo a guardare la realtà in modo diverso, ovvero attraverso occhi più gentili e generosi.

Per cui, tutto ciò è stato trasformato in una vera e propria pellicola che fomenterà ancora di più la nostra immaginazione, così come fanno i film in generale.

Nalluri al Torino Film Festival

Oggi si concluderà il Torino Film Festival, iniziato il 24 novembre, dove Nalluri, seguito dai sopracitati produttore, ha presentato il suo film.

Il regista stesso ha dichiarato di aver letto il libro di Dickens quando aveva solo 11 anni e quando viveva in una famiglia in cui il Natale non si festeggiava. Questo aspetto della sua vita lo ha probabilmente interiorizzato e portato dentro di sè, rimanendone profondamente colpito a tal punto da omaggiare l'autore britannico stesso e rappresentando tutti gli aspetti umani di quest'ultimo.

Come spiegato da Nalluri, il film vuole rappresentare il dietro le quinte della scrittura del libro, dipingendo direttamente l'autore con tutti i problemi che lo affliggevano al tempo. Mazur, infatti, paragona Dickens a una rockstar il cui incubo del momento era quello di tornare povero. Il regista, per cui, vuole rappresentare anche questo aspetto della vita di Dickens attraverso la leggerezza e l'ironia, in quanto fondamentalmente è stato proprio questo periodo buio dell'autore a far nascere le credenze che portano luce e gioia nelle case di tutti.

Il film molto atteso dalla critica ha già riscosso molto successo in America e in Australia e ora è pronto a debuttare anche in Europa dal 21 dicembre.