Oggi sarebbe il compleanno di Totò, 120 anni per l'artista unico ed indimenticabile: nelle sue pellicole è riuscito a regalare numerose risate al pubblico. È difficile scegliere il film più riuscito dell'attore napoletano, capace di interpretare svariati ruoli. Tra le pellicole più ricordate spicca La Banda Degli Onesti, diretta dal regista Camillo Mastrocinque, in cui fa coppia con Peppino De Filippo e con il giovane attore Giacomo Furia: la trama si incentra sulla vita monotona di tre amici, che si improvvisano falsari, ma non riescono a portare a compimento la loro impresa.

Quale è il film di Totò più amato e apprezzato dal pubblico italiano, tra le tante pellicole cinematografiche, dal 1948 al 1966, e la rivalutazione della critica dopo la morte dell'attore napoletano?

Le pellicole più ricordate dal pubblico ed uno straordinario talento

Un altro film da annoverare si intitola I Soliti Ignoti, diretto dal regista Mario Monicelli, in cui Totò dirige una banda di ladri desiderosa di compiere una rapina milionaria. Tra gli attori principali di questa pellicola si ricordano Vittorio Gassmann, Marcello Mastroianni e Renato Salvatori. Inoltre Il Turco Napoletano rappresenta la preferenza della gran parte del pubblico, che consacra il genio di Antonio De Curtis; poi è del 1954 la pellicola Totò A Colori e sempre dello stesso anno la commedia Miseria E Nobiltà, un vero e proprio classico del nostro Cinema.

Indimenticabile è anche Totò, Peppino E I Fuorilegge, grazie alla presenza di uno straordinario cast di attori di grande esperienza: un esempio si ritrova in Titina De Filippo, nei panni di una moglie avara. Nel 1960 è nata una nuova coppia formata da Totò e Nino Taranto: l'esempio più evidente si ritrova nella pellicola Totòtruffa del 1962.

Bisogna sottolineare che il principe della risata negli anni venti-trenta ha fatto i conti con la gavetta ed in più occasioni ha ricordato gli anni dell'avanspettacolo. Inoltre è stato fondamentale nel successo di alcuni attori come Lino Banfi, a cui ha dato dei consigli preziosi. Si può dire che sia l'artista più ricordato e citato: molti attori hanno cercato di imparare dal suo straordinario talento.

L'attore Vincenzo Salemme ha tratto grande ispirazione da Totò così come lo stesso Alberto Sordi: quest'ultimo in un'intervista a Renzo Arbore spiegò che nessuno poteva essere paragonato ad Antonio De Curtis.

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