Chi succederà a "Moonlight" di Barry Jenkins, vincitore a sorpresa dell'Oscar per il miglior film del 2017? In generale, tutti gli occhi sono puntati sul Toronto International Film Festival (TIFF), la più grande manifestazione nordamericana, che spesso fornisce indizi piuttosto concreti sui candidati al successo nelle varie categorie. Negli ultimi anni, molte pellicole che hanno trionfato in Canada, si sono poi ripetute a Los Angeles come "The Millionaire", "The King's Speech", "12 Years a Slave", "Spotlight" e l'anno scorso "La La Land" che, se non si è aggiudicato l'Oscar come miglior film, ha comunque vinto 6 statuette, tra cui miglior regista e miglior attrice.

Il musical di Damien Chazelle è stato acclamato film d'apertura del Festival del Cinema di Venezia, e ha vinto il TIFF Audience Award. Quest'anno, il lungometraggio "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri", diretto dal britannico Martin McDonagh, si è aggiudicato questo premio onorario.

Questa commedia nera era già stata premiata al Film Festival di Venezia, un'ulteriore indicazione circa una sua possibile presenza all'imminente cerimonia degli Oscar. La stampa americana sta già pronosticando la vittoria di una seconda statuetta per l'attrice Frances McDormand, acclamata dalla critica per il suo ruolo di madre devastata dalla morte della figlia. L'artista statunitense si è già portata a casa la preziosa statuetta come miglior attrice di "Fargo" del 1997, diretto dai fratelli Coen.

Martin McDonagh ha rivelato che l'idea per il suo film è nata circa 20 anni fa, mentre era in viaggio per gli Stati Uniti in autobus. Dieci anni dopo ha iniziato a scrivere una sceneggiatura intorno a degli oggetti come un segnale stradale, per poi narrare la storia di una madre la cui figlia è stata uccisa: "Appena ho deciso che era una madre, il film è stato scritto da solo.

E pensare che Frances mi ha aiutato a scriverlo", ha spiegato.

"Dunkirk" favorito dalla critica

Per quanto concerne gli altri lavori premiati al TIFF, da segnalare due film indipendenti che potrebbero anche approdare alla notte degli Oscar, ovvero "I, Tonya" di Craig Gillespie, incentrato sulla vita della pattinatrice americana Tonya Harding (interpretata da Margot Robbie che potrebbe ottenere una nomination come miglior attrice), e "Chiamami col tuo nome" dell'italiano Luca Guadagnino, che ha già commosso il pubblico del Sundance e del Festival di Berlino.

Storia d'amore tra un giovane adolescente e un accademico, questo adattamento di un romanzo di André Aciman, potrebbe anche ottenere delle importanti candidature.

Leone d'oro all'ultimo Festival del Cinema di Venezia, il romantico "The Shape of Water" del messicano Guillermo del Toro, dovrebbe concorrere come miglior film e miglior attrice con Sally Hawkins. "Darkest Hour" di Joe Wright, dedicato a Winston Churchill, potrebbe garantire a Gary Oldman un Oscar come miglior attore, riconoscimento che coronerebbe una lunga e brillante carriera.

Infine, è impossibile non menzionare il lungometraggio favorito secondo gli esperti di "GoldDerby". Rilasciato il 21 luglio 2017 negli Stati Uniti, "Dunkirk" di Christopher Nolan viene indicato come uno dei grandi protagonisti della prossima notte degli Oscar. La pellicola dovrebbe aggiudicarsi diverse statuette, ma non è da escludere che possa anche andare oltre, vincendo un numero ancora maggiore di premi rispetto a quanto pronosticato fino ad oggi.