Si è chiusa ieri 12 marzo la seconda edizione di 'Tempo di Libri' negli spazi della Fiera a Milano City.
La manifestazione che vuole rilanciare l'editoria e il prolifico mercato del libro, ha avuto in questo anno un successo indescrivibile di presenze. Sono oltre centomila i visitatori che sono affluiti nelle quattro giornate di programmazione con un calendario di incontri fittissmo in quanto oltre alle sale di lettura di importanti romanzi del novecento (ad esempio la lettura del romanzo di Heminguay ' Addio alle armi' ) si sono succeduti con ritmi incalzanti incontri e conferenze su temi di carattere artistico, storico, sociale, psicologico e tecnologico e didattico .
Le file per poter accedere a questo genere di incontri con i quali ogni autore presentava il suo libro erano a volte molto lunghe e proporzionali alla fama dello scrittore e all'attualità del tema.Uno spazio particolare lo hanno ricevuto i bambini che secondo le più recenti statistiche sembrano essere i più attenti lettori con consumi alti di libri nei formati più disparati oltre agli Ebook.
Il programma di Tempo di Libri per il sabato 10 marzo
Nella giornata di sabato 10 marzo interessante l'incontro con Piero Gomez e Massimo Fini sul tema scottante delle ultime elezioni e sugli sviluppi dei prossimi eventi politici, in un'aura di fermo per le difficoltà d'intesa tra le due opposte tendenze.
Piero Gomez presentava la sua ultima fatica dal titolo 'Il vecchio che avanza. I fatti, le storie, i protagonisti . Un voto consapevole'. Milano Chiarelettere 2018. Alan Friedman e Cristina Giudici nella Sala Brown 2 affrontavano invece una questione altrettanto attraente 'Dieci cose da sapere sull'economia italiana prima che sia troppo tardi'.
Per chi invece volesse comprendere meglio la storia italiana Ezio Mauro cercava di far luce sul caso Moro. Chi invece ama affrontare il nostro tempo per massimi sistemi c'era il filosofo francese Alain Badiou che apriva un varco su questioni storiche interpretate attraverso le categorie di Essere, Evento, Verità e sosteneva che c'è sempre la possibilità, pur difronte a esperienze ampliamente fallimentari, come il comunismo sovietico,di creare un modello di società che possa ridurre se non cancellare i grandi mali che ci affliggono.
Interessante sempre il sabato 10 marzo l'incontro con Edgardo Franzosini, Piero Gelli e Marco Vallora sul viaggio che Rimbaud sembra aver fatto a Milano nel 1875 e la relazione con una fantomatica signora vedova di Milano che abitava nelle vicinanze di Piazza del Duomo. Dopo le letture e i commenti sulla poesia di Alda Merini 'Tu sola nel mio deserto' ecco arrivare l'ora dell'aperitivo con Mauro Corona e Antonio Pennacchi sul tema 'Ribellione'. Una girandola di incontro e di occasioni di riflessioni per poter avvicinare tutti al libro e alla lettura