Si parla di nuovo dei System of a Down ma non per descrivere nuovi progetti o per annunciare dei tour. In definitiva la band è ferma da anni e quanto ha prodotto negli ultimi tempi - due colonne sonore uscite proprio lo scorso anno - sono soprattutto il frutto di materiale già registrato e lasciato da parte. Nelle ultime ore il chitarrista del gruppo Daron Malakian ha risposto ad alcuni giornalisti che gli chiedevano di un ipotetico scioglimento della band: “Nessuno scioglimento – ha risposto in modo abbastanza criptico Malakian – anche se in questo momento non stiamo lavorando insieme.
Questo non vuole dire che nella band ci siano nemici o motivi di attrito. È che ci sono divergenze creative che non consentono di lavorare insieme”.
Il lungo silenzio dei System of a Down
Il bellissimo “Mesmerize” e il gemello “Hypnotize” che incontrarono un successo mondiale e furono promossi con un tour di quasi due anni che arrivò anche nel nostro paese non hanno avuto alcun seguito: era il 2005. Da allora il cantante Serj Tankian ha pubblicato quattro dischi solisti cercando ora suoni ancora più alternativi ora più pop. Malakian è stato molto chiaro nell’attribuire ai progetti collaterali di Tankian la responsabilità dell’inattività dei SOAD: “Non credo nei progetti a distanza – ha detto il chitarrista – dove le tracce digitali vanno da una parte all’altra del paese.
Ci vuole un progetto condiviso per tutto il tempo che sia necessario pensarlo, produrlo e registrarlo. Serj in questo momento ha altro da fare. Vedremo…”
Il dualismo Tankian-Malakian nei System of a Down
Nessuna polemica da parte di Malakian e nemmeno di Tankian che ha detto semplicemente che è vero. Se i System of a Down non si riuniscono la responsabilità è sua: “Ho prodotto per molto tempo con le stesse persone musica che a tratti ho trovato artisticamente ridondante anche per un soggetto eclettico come la nostra band.
Di qui la mia scelta di fare qualcosa di diverso”. Il nuovo album di Tankian dovrebbe vedere la luce nei primi mesi del 2019; Malakian ha appena prodotto il secondo disco con gli Scars of Broadway e ha un’agenda fitta di richieste di collaborazione. Si parla di un tour dei Linking Park con Mike Shinoda e un nuovo cantante al posto di Chester Bennington scomparso tragicamente lo scorso anno; tra i musicisti coinvolti ci sarebbe proprio Malakian che ha già collaborato diverse volte con i Park.
Il futuro resta un’ipotesi
Ma dei System of a Down per ora nessuno parla di registrare qualcosa: “Posso solo smentire le notizie che ci danno per morti, non è vero che non ci possiamo vedere o che non registriamo insieme perché nessuno di noi vuole avere a che fare con gli altri – conclude il chitarrista della band – non è niente del genere. Divergenze, progetti non omogenei, idee non identiche su cosa fare e come farlo”. Intanto è certo che anche il 2018 andrà via senza un disco dei System e sarà il tredicesimo anno senza un album in studio.