Si avvicina l'uscita del nuovo album di Ensi, che si intitolerà "Clash" e sarà disponibile in formato fisico, nonché in streaming su tutte le principali piattaforme d'Italia, a partire dal giorno 1 febbraio 2019. Il rapper torinese, come da prassi, sta quindi iniziando a rilasciare interviste a svariate testate giornalistiche, ma anche a radio e magazine di settore. Una delle più interessanti tra le chiacchierate recentemente concesse dall'autore di "Clash" é sicuramente quella rilasciata ai microfoni di Radio Italia Rap, pubblicata tre giorni fa.
Durante la chiacchierata, Ensi ha avuto modo di puntualizzare il significato delle due diverse accezioni con cui il termine freestyle viene utilizzato dagli appassionati di hip hop.
Ensi spiega i due significati del termine 'freestyle' nel mondo dell'hip hop
Questo doppio utilizzo negli ultimi anni ha determinato svariati malintesi tra il pubblico, soprattutto tra i più giovani, dato che con il termine sopracitato si può intendere sia la pratica di improvvisare le rime dal nulla, che quella di realizzare delle strofe, scritte e memorizzate dall'autore prima dell'esecuzione, che non possono però essere considerate come un brano vero e proprio.
Queste le parole di Ensi: "Innanzitutto é necessario fare una distinzione: il freestyle che mi ha reso quello che sono, cioè il Top of the head, è la pratica di inventarsi le rime sul momento.
Mentre invece i tre freestyle che si possono ascoltare nel mio disco non sono pura improvvisazione, sono delle strofe scritte. Questa é un'accezione molto americana del termine freestyle, mi viene da pensare a Backseat Freestyle di Kendrick Lamar, o ai vari freestyle che durante l'anno i rapper rilasciano, magari semplicemente pubblicandoli sulle loro pagine social.
Questi freestyle sono intesi come delle strofe, che però magari non hanno un senso compiuto definito, quindi non possono essere considerate come un brano vero e proprio".
Ensi: il King del freestyle italiano
Nessuno meglio Ensi in Italia può spiegare questa differenza, l'autore di "Rock Steady" è infatti l'uomo simbolo del freestyle italiano, vincitore di innumerevoli contest, dal 2TheBeat a Mtv Spit, nonché protagonista di alcuni veri e propri pezzi di storia del freestyle e del rap italiano, come lo scontro con Mondo Marcio del 2003 – quando i due artisti erano entrambi minorenni – il freestyle alle Lavanderie Ramone di Torino, con Fred De Palma e Shade, o la finale della prima edizione di Mtv Spit con Nitro Wilson, solo per citarne alcuni.