Il nuovo film "The End of Love" di Keren Ben Rafael è alla Biennale College Cinema per la 76esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Trama e cast

Julie e Yuval vivono a Parigi, sono innamorati e hanno appena avuto un bambino. Quando Yuval deve tornare in Israele per rinnovare il visto, iniziano a condividere la loro routine familiare tramite la videochiamata e uno schermo. Il loro amore sopravviverà ai pericoli di questo nuova forma di "interazione"?

Il film è una produzione di Palikao Films e Delphine Benroubi, con un ottimo cast: (Julie) Judith Chemla, (Yuval) Arieh Worthalter, (Lenny) Lenny Dahan, (Chantal) Noémie Lvovsky, (Yali) Joy Rieger, (Aner) Gil Weiss, (Charles) Bastien Bouillon, (Roméo) Vassili Schneider, (la madre di Yuval) Odeya Koren e (il padre di Yuval) Nathan Datner.

Keren Ben Rafael

La regista è nata in Israele nel 1978. Ha studiato filosofia e letteratura francese a Tel Aviv mentre lavorava come regista e nella realizzazione di contenuti sui documentari televisivi. Si è laureata alla prestigiosa scuola francese La Femis, dipartimento di regia nel 2009. I suoi cortometraggi "I am your man", "Northern lights" e "At the beach" hanno vinto numerosi premi in vari festival e sono stati tutti proiettati anche in televisione.

Il suo debutto con il lungometraggio, “Virgins”, presentato in anteprima al Tribeca Film Festival di New York, dove la protagonista femminile del film è stata premiata come migliore attrice. Ha anche vinto il Fipresci al Festival del cinema di Gerusalemme come miglior regista, migliore attrice al Montenegro Film Festival e il premio come miglior film al Festival del cinema femminile Sguardi Altrove di Milano.

Le parole della regista

La regista Karen Ben Rafael ha spiegato pubblicamente: "Come donna, madre e regista, mi trovo continuamente messa di fronte a come poter gestire tutto. Niente come la scuola della vita ci prepara a questo scontro di desideri e obiettivi. Per me, questo film è come un'esplorazione, quasi uno studio di una coppia che cerca di soddisfare le proprie esigenze e aspirazioni, provenienti da contesti e culture diverse.

Quindi considerando tutto questo, è inevitabile una rotta di collisione. Anni fa, essere lontani gli uni dagli altri significava inviare lettere, immaginando romanticamente la vita dell'altro. Invece, al giorno d'oggi, si continua a vivere insieme attraverso uno schermo. Ma è solo un altro elemento che alimenta gelosia, paranoia e tensione in una relazione già esplosiva".

Poi la regista ha concluso: "L'ossessione di comunicare, spinta all'estremo dalla tecnologia moderna, è probabilmente uno dei più grandi mali del nostro secolo. La parte più eccitante del film per me è stata la sfida della sua forma unica: un film che mostra relazioni attraverso le videochiamate, senza mai mostrare lo schermo. In questo film, le videochiamate acquisiscono un linguaggio proprio, un nuovo linguaggio delle relazioni. "The End of Love" è interpretato da due magnifici attori, Judith Chemla e Arieh Worthalter, che, nell'affrontare questa sfida, ci portano in un viaggio profondo e intimo della coppia."