Gabriele Muccino si è lamentato su Twitter della scarsità di nomination ricevute al David di Donatello con il suo film "Gli anni più belli". La sua pellicola, uscita al cinema nel febbraio del 2020, ha ricevuto infatti solamente due candidature: una a Micaela Ramazzotti per migliore attrice protagonista, e un'altra a Claudio Baglioni per la migliore canzone originale.

Il regista italiano ha quindi espresso la sua disapprovazione verso la scelta dei giurati del premio cinematografico, pubblicando un tweet in cui si scaglia contro i giurati del David, accusandoli di snobbare da anni il suo lavoro e di aver perso la loro credibilità.

Ma la polemica non finisce qui. Dopo qualche ora dal primo tweet, il regista ne ha pubblicato anche un altro in cui commenta "Favolacce", il film dei fratelli D'Innocenzo uscito nell'ottobre del 2020 che ha ottenuto diverse candidature al David di Donatello. Nel post, Gabriele Muccino critica la pellicola considerandola noiosa e precisa di non essere riuscito a finire di vederla. Questa questione non è passata inosservata. La risposta degli utenti del web, infatti, non si è fatta attendere e in molti si sono subito precipitati sul suo profilo commentando sotto i suoi post.

Gabriele Muccino: la biografia

Gabriele Muccino è un regista italiano nato a Roma il 20 maggio 1967. Dopo essersi iscritto alla facoltà di Lettere all'Università La Sapienza di Roma, abbandona presto gli studi e inizia a frequentare il Centro Sperimentale di cinematografia di Cinecittà nel corso di regia e comincia a lavorare come assistente volontario per registi quali Pupi Avati e Marco Risi.

Nel 2001 con il film "L'ultimo Bacio" arriva il successo che lo consacrerà come uno dei più importanti registi del panorama italiano.

Anche in America riscuote un notevole successo, e tra i suoi film più famosi ci sono La ricerca della felicità e 7 anime, entrambi con protagonisti l'attore Will Smith.

Dopo il 2015, però, Muccino torna a girare e produrre in Italia, dove ha diretto "L'estate addosso", "A casa tutti bene" e l'ultimo "Gli anni più belli".

Gli anni più belli: la trama

La trama del film più discusso del premio cinematografico ruota intorno alle vicende di quattro amici: Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti) Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria) di cui vengono narrate le vicende, le aspirazioni, le vittorie e i fallimenti dal 1982 fino ai giorni nostri, affrontando anche il cambiamento della società italiana con il passare degli anni.

Della colonna sonora del film, uno dei brani più significativi è proprio la canzone inedita "Gli anni più belli" di Claudio Baglioni, che dà anche il titolo al film.