Si definiscono una band multiforme e dinamica, i Carne sono un quartetto eclettico formato da Nicola Begnardi e Corrado Carreri alle chitarre, Paride Mangiagalli alle percussioni e dal frontman Mirko Carnevali, alla voce. Scrivono e cantano di ciò che succede nelle loro vite senza troppe pretese, ma riuscendo sempre a creare brani originali.

Alle spalle contano numerosi riconoscimenti artistici, oltre ad aver presentato in diverse occasioni il loro progetto a Casa Sanremo. Anche loro si sono inseriti nella playlist italiana dell’estate con un brano che li ha visti collaborare con Marco Ligabue, Capita.

Un singolo che sta conquistando diverse emittenti radiofoniche, ma che soprattutto sta facendo ballare il pubblico durante i live estivi.

I Carne raccontano l’amore per la musica live: una passione che li unisce da anni

Quattro ragazzi legati dalla stessa passione, quella per la musica. Blasting News ha incontrato i Carne per parlare del loro progetto, che prosegue ormai da diversi anni. “Con la band è tutta un’altra cosa”, hanno sottolineato. Ma sono sono mancate anche considerazioni sul loro futuro.

Siete un quartetto ben affiatato. Come è nata la vostra amicizia e collaborazione?

"La band è nata circa 4-5 anni fa con Mirko Carnevali e Nicola Begnardi. Poi dopo un paio d'anni si è unito Paride Mangiagalli, il batterista, e poi sono arrivato io (Corrado Carreri, n.d.r.).

Quindi siamo nati come un gruppo di amici che condividono la stessa passione per la musica dal vivo, soprattutto"

Il vostro frontman Mirko ha partecipato in passato a diversi talent show. Avete mai pensato di buttarvi in un'esperienza simile tutti insieme?

"L'anno scorso sì, ci è stato proposto di fare dei talent o comunque fare qualcosa del genere. Ma per il momento siamo contenti così perché questa è la nostra dimensione, dove noi ci esprimiamo al meglio: la musica dal vivo. Quindi, preferiamo fare il nostro tour estivo e proseguire tutto l'anno sui palchi, dove siamo a stretto contatto con la gente".

Ad oggi parecchi gruppi tendono a dividersi per continuare la strada come solisti. Pensate che il panorama musicale italiano non sia "adatto" ai gruppi musicali?

"In realtà noi rappresentiamo l'opposto. Cioè, è vero, ognuno di noi ha la propria identità, però abbiamo scoperto che la forza che riusciamo a esternare con la band è tutta un'altra cosa. Noi vogliamo esprimere la nostra energia, la nostra voglia di fare e soprattutto di fare musica. Quindi, abbiamo scoperto che insieme con la band ci viene molto più facile".

C'è qualche artista o gruppo che ha ispirato il vostro percorso?

"Diciamo che noi seguiamo un pochino tutto quello che abbiamo ascoltato e ascoltiamo. Quindi, tutte le band della nostra adolescenza e tutto quello che c’è e ci viene proposto. Dal rock anni ’70-80 fino ad oggi e anche tutta la musica italiana. 883, Ligabue, Vasco Rossi: tutti ci hanno lasciato il segno in questi anni".

La collaborazione con Marco Ligabue e uno sguardo ai prossimi progetti

Il brano della vostra estate è "Capita". Com'è stato collaborare con Marco Ligabue? E com'è nata l'idea di questo nuovo singolo?

"Abbiamo conosciuto Marco Ligabue tramite una conoscenza comune, anzi ne approfittiamo per ringraziare Luca Zannoni e Jonathan Gasparini. Una sera in cui noi abbiamo fatto un live erano venuti a sentirci, e Marco ha subito visto che siamo una band semplice, che non sta molto attenta all’elettronica. Noi siamo molto semplici e diretti e lui l'ha apprezzato. In quel momento ha deciso di scriverci questo testo che racconta di questo gruppo di giovani che si incontra con la propria combriccola, da cui possono nascere un sacco di cose: serate fatte di sogni e ambizioni.

Con il gruppo di amici si può raggiungere tutto questo".

La dimensione live, soprattutto con un sound così travolgente, promette bene. Cosa volete trasmettere al pubblico con la vostra musica?

"Il palco è la nostra massima espressione, quindi è dove ci sentiamo a nostro agio. Il nostro obiettivo è trasmettere questa voglia di stare insieme, di passare una bella serata tutti insieme, spensierati, soprattutto al pubblico che ci viene a sentire".

Quali sono adesso i vostri prossimi progetti?

"Al momento ci stiamo concentrando soprattutto per portare avanti e presentare il nostro singolo. Non abbiamo grossi obiettivi o progetti, ci stiamo concentrando su questo e su tutti i live che abbiamo in estate, fino alla fine dell’anno.

Poi vediamo, chi vivrà vedrà".

Avete più volte presentato il vostro progetto a Casa Sanremo. Una partecipazione al Festival di Sanremo, anche nelle Nuove Proposte, è nei vostri piani? Che tipo di canzone portereste all'Ariston?

"Magari, se ci arrivasse la proposta assolutamente sì! Anche una canzone come Capita, la sentiamo come una che ci calzerebbe a pennello. Effettivamente, ci piacerebbe portare una canzone che possa esprimere la nostra indole. Fare festa, divertirci, trasmettere questa nostra voglia di sognare e di realizzare i propri sogni con la musica".

Pensando ancora al futuro. Come vi vedete tra dieci anni?

"Bella domanda! Speriamo sempre suonando, ad ogni modo con la musica. La musica ci ha accompagnato finora per tutta la nostra vita e ci piacerebbe che possa farlo anche nel futuro".