Nel dicembre 2025 è stato annunciato un progetto significativo in ambito culturale: la futura apertura del primo Museo del Costume Teatrale d’autore in Italia. L’iniziativa coinvolge numerosi specialisti del settore e si propone di valorizzare la storia e l’identità del costume teatrale, con particolare attenzione sia al patrimonio storico che alla produzione contemporanea. L’obiettivo è quello di offrire uno spazio stabile dedicato a questi straordinari oggetti d’arte, con percorsi espositivi, laboratori didattici e iniziative di ricerca legate al teatro e alle arti sceniche.
Il progetto mira a colmare una lacuna nel panorama museale nazionale, poiché fino a oggi non esisteva in Italia una struttura interamente dedicata ai costumi di scena. Nella visione dei promotori, il museo ospiterà una collezione di abiti provenienti dai più importanti teatri italiani, come il Teatro alla Scala di Milano e il Teatro dell’Opera di Roma. L’iniziativa prevede inoltre l’allestimento di mostre temporanee e la programmazione di eventi per raccontare l’evoluzione del costume scenico dal Settecento ai giorni nostri. Come ha spiegato uno dei promotori, “il costume teatrale è testimonianza viva di identità e storia, elemento fondante del patrimonio artistico italiano”.
Un museo dedicato al costume tra didattica e ricerca
Oltre all’esposizione permanente di costumi, il progetto prevede una forte componente educativa e laboratoriale, con lo scopo di trasmettere conoscenze tecniche e artistiche alle nuove generazioni. I visitatori potranno scoprire i segreti della realizzazione di un costume teatrale, osservando da vicino materiali, tecniche di taglio, cucito e decorazione. Saranno coinvolti studenti e professionisti, grazie a collaborazioni con accademie di belle arti e scuole di scenografia, anche attraverso corsi specialistici e workshop.
Una particolare attenzione verrà riservata ai grandi maestri del costume italiano, tra cui Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Maurizio Millenotti, il cui lavoro ha segnato la scena internazionale tra cinema e teatro.
Nelle esposizioni non mancheranno riferimenti alle produzioni più iconiche che hanno fatto la storia delle arti performative, permettendo così al pubblico di cogliere il valore identitario e creativo del costume nelle diverse epoche storiche.
L’evoluzione del costume tra storia e innovazione
In Italia, il costume teatrale vanta secoli di tradizione e una ricca scuola di artigianato artistico. Fin dal Settecento, i grandi teatri di prosa e d’opera hanno promosso la creazione di straordinari guardaroba, molti dei quali custoditi nei loro archivi e laboratori. Il futuro Museo del Costume si inserisce nell’alveo di iniziative simili presenti in Europa, come il Victoria and Albert Museum di Londra, che ospita la prestigiosa Theatre & Performance Collection.
Secondo dati istituzionali, la valorizzazione e la conservazione dei costumi teatrali sono fondamentali non solo per la memoria storica, ma anche per stimolare nuova progettualità artistica. In Italia alcuni archivi, come quelli della Scala o del Piccolo Teatro di Milano, conservano migliaia di pezzi, tra costumi principali, accessori e disegni storici. Il futuro museo, oltre a riunire questi patrimoni in uno spazio aperto al grande pubblico, favorirà il dialogo con musei internazionali e la partecipazione a rassegne e festival dedicati alle arti sceniche.