Una psicologa e biologa della Vanderbilt University, nel Tennessee, Suzana Herculano-Houzel, ha compiuto una ricerca per determinare il numero dei neuroni presenti nel cervello di 8 animali, tra cui i nostri amati amici a quattro zampe, i cani e i gatti. Da sempre, i padroni degli uni e degli altri elogiano la loro straordinaria empatia, mettendosi spesso in aperta competizione. L'ultimo studio, ad una prima e superficiale analisi, sembrerebbe decretare la netta superiorità dei cani rispetto ai gatti. In realtà, le cose non starebbero proprio così.
A confermarlo Stefano Moriggi, storico e filosofo della scienza, e lo scrittore Stephan Budianski.
La classifica in base alla quantità dei neuroni
Nella lista stilata dalla biologa Suzana Herculano-Houzel, i cani vincono a mani, pardon zampe, basse. Come quantità dei neuroni, riescono ad essere primi per distacco rispetto agli altri animali inseriti all'interno dello studio, potendo vantare oltre 530 milioni di neuroni, più del doppio rispetto a quelli di un gatto, che si ferma invece a 250 milioni. Leggendo i freddi numeri, si direbbe che non c'è gara tra i due animali domestici, i più presenti all'interno delle case degli italiani.
Avere più neuroni però non significa necessariamente essere più intelligenti.
A dimostrarlo, innumerevoli volte, è l'essere umano stesso. Dall'alto dei suoi 16 miliardi di neuroni, riesce ancora oggi, con le sue azioni, a porre più di un interrogativo, spesso e volentieri lasciato senza risposta. Senza citare i numerosi casi di gatti che riescono a lasciare a bocca spalancata il proprio padrone quando riesce ad aprire la porta di casa volontariamente, oppure quando riesce a fare una distinzione chiara e precisa degli oggetti che si trovano di fronte.
"La vera intelligenza del gatto è ricordare l'indipendenza e la vita selvaggia", sottolinea lo storico e filosofo Moriggi, che difende l'intelligenza dei gatti rispetto a quella dei cani. Lo stesso fa Budianski in un suo celebre libro, intitolato "Il carattere del gatto", dove viene sfatato il falso mito secondo cui i felini sarebbero meno intelligenti rispetto ai cani soltanto perché quest'ultimi riescono a portare indietro l'oggetto che gli si tira.
Anche i gatti infatti sono in grado di apprendere tanto più velocemente quanto è rapida la ricompensa. Inoltre, sono anche "ottimi giudici del tempo", come afferma nel suo libro lo scrittore Budianski, a conferma di un'intelligenza fuori dal comune, nonostante troppe volte siano sminuiti in tal senso.