Le private label o MDD indicano marche private ed appartengono di solito a prodotti realizzati da società che non compaiono perché i prodotti sono venduti con il marchio dell'azienda che li commercializza, ovvero del distributore. Questi prodotti non subiscono un aggravamento dei costi dovuti alla componente marketing, parametro che alza il prezzo del prodotto di marchio noto. Il distributore ha quindi margini di guadagno superiori e può commercializzarlo ad un costo inferiore. Spesso la produzione è affidata a produttori a km zero, al fine di sviluppare le realtà industriali locali, saltando il passaggio del grossista e determinando così un prezzo finale molto concorrenziale ed appetibile.

Marchi noti e marchi privati

Da tempo ormai i marchi privati hanno affiancato sugli scaffali quelli più conosciuti. Il primo prodotto a marchio privato, secondo Coop, risalirebbe al 1896, e sarebbe un panettone, confezionato all'epoca da una cooperativa milanese. La prima diffusione di questi prodotti si ebbe negli anni '80 e lo scopo fu offrire prodotti di qualità a prezzi inferiori, ma è dagli anni '90 che è partito il vero boom delle etichette private che ha quasi raggiunto il 20% del mercato attuale. Secondo gli analisti di mercato e gli esperti di marketing, è una quota ragguardevole in netta crescita: in Europa la loro presenza è del 28% e nel Nord europa si arriva a superare il 40%. Sulla scelta di questi prodotti in Italia, influisce anche il fatto che a produrli spesso sono aziende locali piuttosto che multinazionali.

Marchi Coop e Conad

Coop e Conad commercializzano circa il 27-28% di marchi privati mentre per la Unes si supera addirittura il 40%. Ma è nei discount che le cifre si alzano, dal momento che questa tipologia di supermercati è nota proprio per offrire prodotti con packaging ridotto e nomi semisconosciuti ma con prezzi decidamente competitivi.

I discount saltano il passaggio con gli intermediari riducendo le spese, senza inficiare la qualità, che resta ottima. Oggi le MDD sono diventate marchi come gli altri, dal momento che gli acquirenti le riconoscono e si fidelizzano. Le MDD hanno creato linee speciali selezionate con materie prime di ottima scelta proprio per concorrere con i marchi storici ed ultimamente si stanno dedicando alla gamma di alimenti biologici, che hanno un prezzo superiore ma sono molto richiesti da un pubblico più attento.

I prodotti più gettonati sono i bio-eco e quelli funzionali, che contengono cioè sostanze benefiche per il metabolismo. Funzionano anche i prodotti equo-solidali e gli Igp, con maggiori garanzie di sicurezza, sostenibilità e qualità.

Chi li produce?

Dietro le private labels si "nascondono" i cosiddetti “copacker”, ovvero piccole o medie imprese che oltre a produrre per sé, lavorano per i supermercati che in cambio danno loro l'opportunità di farsi conoscere. Anche le aziende note producono marchi privati, come Maina, Paluani o Vergani, usando packaging differente e meno costoso. Il gruppo più grande è Conserve Italia, con otto aree di produzione in Italia e tre all'estero: il gruppo produce marchi noti come Yoga, Cirio, Valfrutta, e marchi meno noti per Coop, Conad, Sisa ed altri ipermercati. Così come "La Doria", di Salerno, il cui 95% della produzione è mirato alle catene di supermercati.