Negli Stati Uniti certi atteggiamenti xenofobi ci sono sempre stati, ma l'impressione è che dopo l'elezione di Donald Trump (quello che vuole far pagare il muro ai messicani) sia in atto una sorta di “liberi tutti”. La cosa più comune sono gli episodi in cui persone nate e cresciute in America vengono offese solo perché parlano spagnolo (tra di loro, beninteso), e naturalmente questo accade solo quando hanno la pelle un po' più scura.

Xenofobi, razzisti o solo imbecilli?

Ma quel che han fatto due impiegati di una scuola di volo della California del nord è un passo ulteriore, diciamo un salto di qualità: hanno picchiato e rapito uno studente cinese minacciandolo di “deportarlo” in Cina perché non parlava bene inglese e quindi secondo loro costituiva un pericolo per la sicurezza dei voli.

I due si chiamano Jonathan McConkey, direttore generale della IASCO Flight Training, e la sua assistente Kelsi Hoser, che tra l'altro ha origini orientali, almeno a giudicare dalla foto segnaletica della polizia. Lo scorso 25 maggio sono stati arrestati dalla polizia all'aeroporto municipale di Redding, una cittadina nel nord della California. Le accuse possibili: associazione a delinquere e rapimento.

La loro vittima si chiama Tianshu Shi ed è uno studente cinese che è nel Paese da sette mesi con un visto di studio. McConkey e la Hoser si sono presentati all'appartamento di Shu nella serata del 24 maggio e gli hanno detto che stava per essere rispedito in Cina la mattina dopo, questo secondo il racconto del caporale Rob Peterson della polizia di Redding.

L'indomani la coppia è tornata da Shu, intimandogli di fare le valigie.

Una registrazione e una telefonata in Cina

Al Record Searchlight, il quotidiano locale, Shu ha detto di aver registrato lo scontro. Si tratta di un file audio pieno di parolacce. Tra l'altro si sente una voce maschile che dice: “Ho il tuo c... di passaporto.

Adesso te ne vai”. Un po' dopo si sente la stessa voce affermare “il governo degli Stati Uniti ti vuole fuori dal Paese oggi stesso, mi capisci?”.

Secondo il rapporto di Peterson durante lo scambio ci sarebbe stato anche l'uso di una certa dose di violenza nei confronti di Shi. Shi si era iscritto alla scuola di volo attraverso una organizzazione che ha un accordo con la IASCO per l'addestramento di studenti cinesi.

La polizia è riuscita a fermare la strana coppia solo perché a un certo punto Shi è riuscito a chiamare suo fratello in Cina, a Shanghai. Il fratello a sua volta è riuscito a parlare con un altro studente della scuola di volo, che gli ha confermato che Shi era stato aggredito e rapito. A questo punto il fratello di Shi, il cui inglese viene descritto come “migliore” di quello del fratello, ha chiamato la polizia di Reddington.

Gli agenti hanno trovato McConkey, la Hoser e Shi all'aeroporto municipale di Redding. Alla polizia la Hoser ha detto che stavano rimpatriando Shi perché il suo inglese non era abbastanza buono da poter comunicare in sicurezza con il controllo del traffico aereo. Contro McConkey e la Hoser potrebbero scattare le accuse di associazione a delinquere e rapimento.

Per il momento i due sono liberi su cauzione.

"Ma con la torre di controllo parlo bene inglese"

“Nella vita di tutti i giorni non parlo bene inglese – ha commentato Shu – ma so parlarlo bene col traffico aereo”. È da notare che la IASCO Flight Training appartiene a una società cinese, che l'ha rilevata nel 2015.