'A volte andare avanti è andare indietro / Come dai Romani al Medioevo', cantava Marracash qualche anno fa nel brano 'Sushi & Cocaina'. Dopo le recenti notizie giunte dall'estremo oriente sembra proprio che la profezia dell' artista milanese stia sempre più prendendo corpo, dato che il divieto recentemente messo in atto dal governo cinese – seppur attuato in un paese che di certo non si distingueva già da prima a livello di libertà di espressione – nei confronti di ogni forma di produzione artistica legata all'immaginario hip hop, non può sicuramente essere considerato come sintomatico di alcun genere di progresso, sia dal punto di vista sociale, che culturale e tantomeno democratico.

In che senso la Cina ha bandito l'hip hop ?

Stando a quanto riportato dai media di tutto il mondo, le autorità cinesi hanno vietato qualsiasi genere di apparizione televisiva di rapper, produttori e qualsiasi genere di figura ricollegabile alla sfera hip hop.

All'interno del documento con il quale le autorità di Pechino hanno ufficializzato la notizia vengono esplicitamente citati (e quindi banditi dalla TV) tutti i personaggi 'con tatuaggi', oltre a qualsiasi rappresentate di quella che viene definita come una 'cultura decadente' ed un genere musicale descritto come 'osceno, volgare e privo di qualsiasi tipo gusto'.

Perché la Cina ce l'ha con il rap ?

Il rapporto con il Rap è sempre stato problematico per la Cina, il messaggio sovversivo insito in molte delle produzioni più note del rap cinese non è mai andato a genio alle autorità, che nel corso degli ultimi decenni hanno fatto di tutto per limitarlo, fino ad arrivare alla clamorosa, e a dir poco drastica, decisione degli ultimi giorni.

Nel video sottostante 'La Repubblica' fa il punto della situazione su questa vicenda clamorosa e per certi versi inquietante.

La reazione dei lettori di Repubblica

Come era ampiamente prevedibile – tenendo conto della recente ondata di odio nei confronti del rap, generatasi in seguito alla sovraesposizione mediatica di Sfera Ebbasta, il (t)rapper di Cinisello Balsamo che da ormai due settimane sta facendo discutere l'Italia – tra i commenti al video si è scatenata una sorta di guerra on line, dato che molti utenti hanno voluto commentare la vicenda in maniera ironica e compiaciuta.

Emblematica in tal senso la frase di un lettore che ha voluto manifestare il suo pensiero con queste parole: 'Buon per loro, meno rin******niti in tv. Noi invece li premiamo.'

Tanti altri utenti, al contrario, hanno invece criticato questo approccio sottolineando la fondamentale importanza della 'libertà di espressione'