Il 10 agosto è la notte delle stelle cadenti e dei desideri da esprimere con gli occhi rivolti al cielo. In attesa di goderci il romantico spettacolo delle Perseidi (che non si esaurirà all'alba di domenica, ma continuerà fino alla vigilia di Ferrragosto) ecco 5 curiosità da scoprire (o da riscoprire) sulla notte più magica ed affascinante dell'estate.
Detriti spaziali
Le stelle cadenti non sono delle vere e proprie stelle, ma sono dei detriti spaziali. La loro orbita, ciclicamente, incrocia quella della terra e, quando questo accade, si crea una pioggia luminosa chiamata tecnicamente sciame meteorico.
Le Perseidi
Le stelle cadenti che si possono ammirare la notte di San Lorenzo sono le Perseidi. Si chiamano così perché si originano nel cuore della costellazione dedicata a Perseo, l’eroe greco che riuscì a sconfiggere la terrificante Medusa. La caduta delle Perseidi si ha in seguito all’impatto con l’atmosfera delle polveri lasciate dai passaggi della cometa denominata Swift-Tuttle.
Le lacrime del Santo
Il fenomeno delle Perseidi, nel corso dei secoli, è stato caricato di significati anche spirituali. Sono state ribattezzate le lacrime di San Lorenzo perché il 10 di agosto si commemora il martirio di san Lorenzo, avvenuto nel 258 d.C. per volere dell’imperatore Valeriano. Secondo la tradizione, le scie luminose solo le lacrime versate dal santo durante l’agonia.
La poesia del Pascoli
La notte di San Lorenzo è legata anche alla poesia X agosto di Giovanni Pascoli. L’opera è stata composta in memoria del padre Ruggero, ucciso in circostanze misteriose il 10 agosto 1867. L'uomo fu raggiunto da un colpo di fucile mentre rientrava in calesse da Cesena.
Sguardo a Nord-Est
Per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti non serve un telescopio, basta volgere lo sguardo in un punto buio, in direzione Nord Est a notte inoltrata o poco prima dell’alba.