La Biennale della Fotografia Femminile, che si svolgerà a Mantova dal 5 marzo all'8 marzo e tutti i weekend del mese, si preannuncia un appuntamento da non perdere per approfondire gli aspetti legati al lavoro delle donne, tema ufficiale di questa prima edizione. La ricerca artistica individuale delle professioniste invitate note a livello internazionale, come Erika Larsen e Eliza Bennet, approda su nuove rive e si materializza in uno sguardo coeso sul mondo nell'ambito di questo progetto, teso a ragionare sul piano dei diritti sociali, della discriminazione, della condizione dell'intero genere femminile, ancora drasticamente svantaggiato a tutte le latitudini.
La manifestazione, ideata dall'associazione La Papessa presieduta da Anna Volpi e con la direzione artistica di Alessia Locatelli, si sviluppa in un format costituito da esposizioni, workshop, talk, letture portfolio e proiezioni che coinvolgono diversi e prestigiosi spazi cittadini, dal Palazzo Ducale a Palazzo Te.
Tra i molti appuntamenti, mappati sul sito ufficiale della manifestazione, qui alcune delle foto che ben fanno emergere la natura dissacrante e sociale della manifestazione.
Daro Sulakauri e i minatori della Georgia
Un salario da 270 dollari per lavorare in miniera dalle 8 alle 12 ore al giorno. Così vivono i minatori di Chiatura, in Georgia, immortalati dal reportage 'The Black Gold' di Daro Sulakauri in esposizione al Tempio di San Sebastiano.
Scorci di vita in campagna con Rena Effendi
Con il progetto 'Transylvania: built on grass' in esposizione da Spazio Arrivabene 2, Effendi indaga la cultura e la natura umana in contesti disagiati, mostrando scorci di vita nelle campagne sperdute della Romania.
Sandra Hoyn e i bimbi della boxe tailandese
Con 'Fighting for a Pittance' allestita alla Casa del Pittore si entra nel mondo dello sfruttamento minorile in Tailandia, dove piccoli combattimenti vivono tra competizione fisica e violenza psicologica.
Essere transessuali in Bangladesh, lo sguardo di Annalisa Natali Murri
È con il reportage 'Cinderellas' da Spazio Arrivabene 2 che entriamo silenziosamente nel mondo delle Hijras del Bangladesh, un tempo venerate e ora ridotte in povertà a prostituirsi.
Claudia Corrent e il concetto di vita laburista
'Vorrei' è il titolo del progetto di dittici che indaga il concetto di vita laburista attraverso i sogni di alcuni adolescenti studenti di una scuola professionale. Sarà esposto al Tempio di San Sebastiano.
Nel mondo delle donne prete con Nausicaa Giulia Bianchi
'Women Priests Project' è il reportage che sarà esposto da Bernardelli e che documenta la missione di disobbedienza e spiritualità condotta dalle donne prete.
L'emblema del lavoro femminile con Eliza Bennet
'A Woman’s work is never done' sarà esposta alla Galleria Disegno e racchiude immagini emblematiche sul lavoro delle donne, tradizionalmente minuzioso e per niente leggero.