Con Quella notte a Miami (One night in Miami) la piattaforma Amazon Prime Video propone - già dal mese di gennaio 2021 - un film molto atteso e di successo.

Il film con una trama di finzione, tuttavia ricorda fatti realmente accaduti ed entrati nella storia americana. È una calda notte di febbraio del 1964 a Miami e l’America è attraversata da grandi tensioni sociali per la lotta degli afroamericani per i diritti civili. C'è grande voglia di giustizia e di eguaglianza nel Paese di Lyndon Johnson. Le università californiane sono in subbuglio, il movimento di attivisti afroamericani Black Panther è pronto allo scontro violento, e un pugile afroamericano, quella sera del 25 febbraio, ha vinto il titolo dei Pesi massimi.

Per l'occasione Malcom X ha riunito tre amici in un modesto motel di Miami per festeggiare Cassius Clay e per annunciare la conversione del campione a Maometto e condividere alcune sue preoccupazioni che ultimamente gli hanno tolto il sonno, mentre il pugile, invece, vorrebbe fare festa, tra alcol e donne, felice e sorpreso per avere messo al tappeto Sonny Liston e preso il suo titolo mondiale.

Paure e timori di una generazione irrequieta

Alla piccola festa privata d’intimi, improvvisata all’Hampton House Motel, si è unito anche Sam Cooke, cantante R&B che in quegli anni sta scalando le classifiche con brani, che diventeranno leggenda, come Wonderful world e Bring it on home to me, ma Cooke sta pensando a qualcosa di più impegnato rispetto alla solita canzonetta d'amore.

Inoltre è presente Jim Brown, il running back dei Cleveland Browns in NFL. Dopo un decennio sui campi, ora vuole tentare la difficile strada di Hollywood. Vuole recitare e anche trovare le parole per annunciare la decisione ai suoi fan e alla stampa. I quattro sono chiusi nella stanza, senza alcol, ma con due barattoli di gelato alla vaniglia, un giradischi con una cinquantina di dischi e sotto all’occhio vigile delle due ingombranti guardie del corpo di Malcom X che non lo abbandonano un solo minuto.

Quattro bravi ragazzi, tra fama e impegno

Più che aria di festa, un sottile nervosismo cresce in quella anonima stanza di motel. L'aria si fa sempre più pesante, quando si affrontano discorsi più profondi, confessando il proprio pensiero. La causa dei neri, il razzismo dilagante, le incertezze sul loro futuro e su quello della comunità afroamericana.

Mentre all’orizzonte c’è la sanguinosa guerra in Vietnam che si porterà via molti fratelli, neri e bianchi.

Mentre Malcom X confessa di temere per la propria vita, dicendo che saranno proprio quelli che lui crede i suoi amici musulmani a ucciderlo, quando sapranno che vuole lasciare la Nazione dell'Islam in America. Confessione che spegne, per un po’, la voglia di tutti di festeggiare, ma non di Cassius Clay, fresco dell’incontro con l’adrenalina ancora in circolo e una gran voglia di sbronzarsi con gli amici.

Tratto da una pièce di successo, una notte piena di parole

Alla base della pellicola dai primi di febbraio su Amazon Prime Video diretta dall’attrice premio Oscar Regina King, qui al suo debutto dietro la macchina da presa, c’è la pièce teatrale omonima scritta nel 2013 da Kemp Powers, anche sceneggiatore della pellicola, che con grande talento mischia fatti reali con quell’incontro immaginario in una notte immaginaria che stava per cambiare per sempre la storia dell’America.

Quella notte a Miami è un film molto scorrevole, anche se con un’unica ambientazione, dotato di una forte struttura cinematografica con ottimi dialoghi, incisivi e ben scritti. I quattro interpreti, poco conosciuti in Italia, sono eccelsi, molto somiglianti e convincenti nella parte di quattro grandi personaggi della storia a stelle e strisce che in quell’immaginaria notte, come anche nella realtà, erano alla ricerca della propria identità. Un film che non affronta soltanto i problemi del movimento afroamericano, perché parla di quattro uomini, quattro amici travolti dal loro nuovo importante ruolo in una società che grida al cambiamento.