In Giappone sono già in corso le celebrazioni per il nuovo anno. In realtà non ci riferiamo a quelle classiche della fine del mese di dicembre, ma al Tori no hi, giorno in cui si celebra l'anno nuovo nel paese del Sol Levante. È la festa del Gallo, che si tiene l'11 novembre, anche se la data esatta cambia ogni anno.

La Festa del Gallo a Tokyo

La Festa del gallo si svolge a Tokyo nel mese di novembre e dura per tre giorni. Sono tante le persone che si recano, in questo periodo, al Tempio di Tori, ad Asakusa, per pregare per la propria salute e per quella dei propri cari e per avere fortuna e ricchezza.

La Festa del Gallo si rifà alla mitologia popolare e risale al periodo Edo. Il culto in antichità era dedicato a due divinità locali, Ameno Hiwashino Mikoto e Yamato Takeruno Mikoto, a questi i contadini donavano i frutti del loro raccolto, chiedendo in cambio protezione e speranza.

Il kumade è il simbolo per eccellenza di questa festività. Esso è un rastrello di bambù che - secondo la tradizione - porta fortuna alla persona che lo acquista. Il rastrello è impreziosito da decorazioni sgargianti e si usa tramandarlo da generazioni in generazioni. In occasione della Festa del gallo si assaggia anche la caratteristica torta di riso, il "Kirizansho" di Asakusa.

La Festa del Gallo a novembre

Il Tori No Hi è una festa giapponese di carattere popolare: è come un mercato all'aperto e si svolge in vari santuari del paese.

Il santuario più importante si trova a Tokyo esattamente ad Asakusa e si chiama Otori-jinjia. Questo evento tramandato dal periodo Edo fino ai giorni nostri si svolge, appunto, ogni anno nel mese di novembre. La gente si ritrova nei vari santuari e prega per la buona salute e per i propri affari. La tradizione vuole che l'anno in cui la festa dura tre giorni sia indicato come anno sfortunato.

Tanta è la gente che desidera, però, acquistare i kumade (i rastrelli portafortuna) di varie dimensioni e di diversi prezzi.

A tal proposito si tramanda una curiosità: che per avere fortuna negli affari, ogni anno, è necessario cambiare il rastrello vecchio con quello nuovo, più bello e più grande recandosi al santuario. Esso è un vero mercato, ricco di luci e colori e di oggetti votivi.

Un modo spirituale e originale per accogliere il nuovo anno.

La festa del Gallo e le specialità culinarie

In passato, in occasione del Tori no Hi, si usava preparare dei dolci come il " Kashira no Imo" (torta a vapore) e il "Koganemochi" (Torta di riso). Con il passare del tempo questa usanza ha rischiato di perdersi, Il "Koganemochi" è stato infatti, oggi, sostituito dal "Kirizansho", una specie di torta di riso. Si narra che mangiare questi dolci fosse simbolo di buona fortuna e speranza.

L'autunno è una stagione speciale in Giappone. Chi visita il paese in questo periodo non solo può ammirare i magnifici colori e paesaggi che la natura offre, ma può anche sorprendersi con le antiche tradizioni orientali, come appunto la Festa del Gallo.

La Festa del Gallo e la mitologia shintoista

Il Gallo in Giappone è simbolo di benessere materiale perchè secondo la leggenda shintoista, aiutò la dea del Sole Amaterasu ad uscire dalla caverna in cui era nascosta, lasciando la terra nelle tenebre. Il Gallo è inoltre uno dei 12 segni zodiacali su cui si basa il calendario orientale.

In Giappone esiste infatti un sistema chiamato jikkan, che attribuisce gli animali pure ai giorni e alle ore. Il primo giorno del Tori no Hi prende il nome di Primo Tori, il secondo giorno Secondo Tori e via dicendo.