Anche la Cina conferma la propria adesione ad Expo 2015: la Repubblica Popolare Cinese ha firmato martedì 20 novembre il contratto di partecipazione all’Esposizione Universale che si terrà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015. Nel dettaglio, il contratto è stato sottoscritto da Wang Jinzhen, Commissario Generale del Padiglione cinese, e Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A..

Punto di riferimento economico a livello internazionale, la Cina occuperà un posto di rilievo all’interno del sito espositivo: si è assicurata, infatti, il secondo più grande padiglione, per un’area di ben 4.590 metri quadri.

E nei prossimi giorni, l’ad Giuseppe Sala presenterà il “Progetto Cina”: l’obiettivo dell’iniziativa consiste nell’attrarre un milione di visitatori cinesi all’Expo e nel rafforzare ulteriormente la relazione commerciale già solida che lega Italia e Cina. La Cina potrà inoltre contribuire in maniera determinante allo sviluppo del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

“Con l’Expo di Milano – ha spiegato Wang Jinzhen, Commissario Generale del Padiglione cinese - continua la grande storia delle Esposizioni Universali, cui abbiamo avuto l’onore di dare il nostro contributo a Shanghai nel 2010. Siamo molto soddisfatti per lo spazio che Expo Milano 2015 ha riservato alla Cina. Siamo certi che la nostra millenaria tradizione ci aiuterà a dare un’interpretazione originale e interessante di un tema così importante come quello della nutrizione.

L’Esposizione Universale è una piattaforma di scambio unica, attraverso la quale promuovere e approfondire la cooperazione sociale ed economica tra i popoli, a partire da Cina e Italia”.

“Questa cerimonia  – ha affermato l’Ambasciatore  della Repubblica Popolare Cinese, S.E.  Ding Wei – ha un valore storico. Apertura, cooperazione e sviluppo sono temi fondamentali per il nostro Paese che si sta ricavando un posto di rilievo nel sistema mondiale.

Oggi, grazie all’Expo di Milano nasce una nuova collaborazione con l’Italia: sarà una grande occasione per far conoscere la creatività e l’innovazione cinesi. Sull’esempio di Shanghai, l’Expo del 2015 sarà un grande successo. Sono sicuro che l’obiettivo del milione di cinesi potrà essere raggiunto”.