Reddito di cittadinanza, M5S vs Pd: presentato lo studio dei 5 Stelle su costi, risorse e fattibilità, ma per Fassina l'impatto economico di un'eventuale riforma sarebbe superiore a quanto dichiarato. Quali sono i costi previsti? È possibile oppure no per l'economia italiana del momento sostenerli?

Dopo tante dichiarazioni e critiche piuttosto fumose sul reddito di cittadinanza del M5S è arrivato il momento di parlare di numeri. La proposta M5S verte su un reddito di 600 euro mensili (7200 annuali). La stima sulle risorse necessarie presentata dal M5S parla di una cifra poco superiore ai 19 miliardi di euro.

Tale portata economica delle risorse necessarie al varo del reddito di cittadinanza deriverebbe dal fatto che ai 9,5 milioni di poveri stimati in Italia verrà erogato non l'intero importo di 600 euro ma solo la parte necessaria a raggiungere tale cifre partendo dai sussidi già attribuiti ai soggetti. Esempio: 400 euro di pensione integrata con 200 euro aggiuntivi. Inoltre occorre calcolare che per la fascia sotto i 600 euro interessata dalla proposta del M5S lo stato già sborsa 12-13 miliardi tra ammortizzatori sociali, sussidi, retribuzioni.

La posizione più netta contro le stime economiche del reddito di cittadinanza del M5S è quella di Fassina del PD che parla di un esborso da 30 miliardi di euro.

Come puntualizzato su un recente articolo de Il Fatto Quotidiano sembra tuttavia che nelle sue recise e poco documentate affermazioni Fassina abbia fatto semplicemente riferimento alla cifra lorda e non a quella netta, che effettivamente ammonterebbe a circa 20 miliardi di euro.

Per l'economia attuale italiana 19-20 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza tuttavia, non sono certo uno scherzo.

Lo stato ovviamente non può permettersi, semplicemente, di "vuotare le casse", quindi è necessario un recupero di risorse prima di poter valutare una simile manovra. Ma da dove prendere tutti questi soldi? Si parla di tasse per quanto concerne pensioni d'oro, rendite finanziarie e altro, molto sarebbe recuperato, stando a quanto dichiarato dai pentastellati, dai tagli nettissimi alle spese militari, dal pagamento dell'IMU da parte del Vaticano.

Per l'economia italiana è quindi proibitiva l'attuazione del reddito di cittadinanza? Si direbbe che i problemi più di carattere economico siano di carattere teorico: alcuni esperti stanno difatti sottolineando il possibile sfruttamento del sistema da parte di evasori fiscali. Le risorse potrebbero esserci, ciò che manca davvero, al momento, è una discussione seria sull'argomento